
Molti milioni di anni fa, circa 430, la Terra si trovava in una condizione che oggi potrebbe sembrarci familiare. I ghiacci ai poli, proprio come oggi, si stavano sciogliendo e ciò contribuiva a far alzare il livello del mare. Inoltre l’ossigeno all’interno degli oceani diminuiva sempre di più.
Proprio in questo periodo, detto siluriano, avvenne un estinzione globale, denominata estinzione di Ireviken che, almeno per quel che ne conosciamo, portò all’estinzione diverse decine di specie.
Un gruppo di ricerca della Florida State University sta analizzando proprio questo periodo per comprendere i collegamenti tra quelle condizioni climatiche e la succitata estinzione di massa. Il loro lavoro, pubblicato su Earth and Planetary Science Letters, ha inteso infatti stabilire se c’è stato o meno questo collegamento, cosa che ha rappresentato un mistero per molti decenni.
Seth Young, professore nel Dipartimento di Scienze della Terra, Oceano e Atmosferico della FSU, insieme al collega Jeremy Owens, ha utilizzato strategie che si possono definire innovative se confrontate con quelle di ricerche precedenti che hanno trattato proprio questo argomento.
Hanno effettuato misure dettagliate del livello dell’ossigeno marino di quel periodo utilizzando isotopi di carbonio e di zolfo stabili e firme geochimiche di odio. Si tratta di tre firme indipendenti e separate che, una volta comminate insieme, possono fornire tante informazioni, come riferisce lo stesso Young.
I loro studi hanno rilevato un significativo esaurimento globale dell’ossigeno in quel periodo seguito parallelamente da un forte innalzamento del livello del mare.
Questa forte riduzione dell’ossigeno spiega l’estinzione di massa ma gli scienziati hanno scoperto di più: questa riduzione significativa coinvolse solo l’8% degli oceani globali. Ciò significa che non ci fu bisogno di un cambiamento di tipo globale per scatenare un evento di estinzione significativo.
Si tratta di una notizia di certo non positiva dato che oggi stiamo sperimentando più o meno le stesse condizioni: i livelli del mare aumentano sempre di più e l’ossigeno all’interno di essi diminuisce sempre più.