Un inusuale declino dei bruchi e dei loro parassiti è stato registrato nella zona della Selva in Costarica da uno studio apparso su Scientific ReportsE condotto da ricercatori dell’Università del Nevada.
Utilizzando i dati relativi a 22 anni, i ricercatori si sono accorti di un declino molto marcato della diversità e della densità dei bruchi e parallelamente anche dei loro parassitoidi.
Entrambi gli animali forniscono, secondo i ricercatori stessi che hanno pubblicato un comunicato sul sito della stessa università, un “importante servizio ecosistemico, incentrato in particolare sul “biocontrollo degli erbivori”.
L’area della Selva si trova in Costarica ed è sostanzialmente una densa foresta, relativamente isolata, circondata da campi coltivati, soprattutto campi di banana, ananas e palma che forniscono un apporto economico importante alla regione.
Quest’area, così come altre aree isolate vicine, forniscono importanti popolazioni di parassitoidi che a loro volta controllano le popolazioni di parassiti nelle piantagioni circostanti.
Ridurre questi parassiti dei bruchi vuol dire anche aumentare i parassitoidi delle piante e ciò compromette la salute dell’ecosistema della foresta nonché dei campi coltivati.
Secondo i ricercatori, più del 40% dei 64 generi di bruchi che si trovavano in quest’area è scomparso. Insieme ai bruchi sono scomparsi anche loro parassiti. Secondo i ricercatori queste importanti diminuzioni sono da addebitare alla variabilità aumentata delle precipitazioni e agli spostamenti delle temperature medie, massime e minime, sostanzialmente ai cambiamenti climatici in corso.
“Le interazioni bruco-parassitoidi sono intimamente collegate e dipendono da finestre strette per lo sviluppo sincrono. Spostamenti sottili nei cicli della popolazione ospite e parassitoide a causa di effetti di ritardo variabili possono avere conseguenze importanti per queste interazioni altamente specializzate e sincronizzate”, dichiara Danielle Salcido, autrice principale dello studio.
Approfondimenti
- Loss of dominant caterpillar genera in a protected tropical forest | Scientific Reports (IA) (DOI: 10.1038/s41598-019-57226-9)