I risultati ottenuti attraverso lo studio di alcuni fossili, pubblicati su Science Advances oggi 10 gennaio 2018, dimostrerebbero che le farfalle, così come le conosciamo oggi (o quasi), esistevano già nel periodo del Triassico-Giurassico. Si tratta, forse, della soluzione di uno dei più antichi dilemmi riguardanti le farfalle: sono nate prima loro o i fiori, classicamente utilizzati da questi animali per nutrirsi.
Il consenso precedente verteva sul fatto che le farfalle si fossero sviluppate solo durante il periodo del cretaceo quando le prime piante da fiore emersero come fonte primaria di cibo, ossia da 50 a 70 milioni di anni dopo il Triassico-Giurassico. In sostanza, il consenso verteva sul fatto che questi insetti volanti, evoluzionisticamente parlando, fossero emersi solo dopo la nascita dei fiori.
Tuttavia il nuovo rapporto sposta la nascita delle farfalle molto più indietro.
Il professor Paul K. Strother del Boston College si è impegnato nella ricerca che ha visto l’analisi di vari campioni di fossili intrappolati in sedimenti nel corso di eventi cataclismi occorsi sulla Terra 200 milioni di anni fa.
Così descrive i risultati che ha ottenuto: “Ciò che abbiamo scoperto è che farfalle e falene con la bocca si nutrivano di goccioline di polline di semi di gimnosperma da conifere correlate ai pini, piante da seme senza frutti e fiori. Si nutrivano dei semi conici principalmente come fonte d’acqua”. Questo mostrerebbe che le farfalle potevano alimentarsi anche senza fiori.
I ricercatori hanno così gradualmente iniziato a mettere insieme le prove che falene e farfalle esistevano prima del periodo Cretaceo, opponendosi alla più classica teoria darwiniana.
Fonti e approfondimenti
- Moths And Butterflies Existed Millions of Years Before Flowering Plants, ScientistsReports (IA)
- A Triassic-Jurassic window into the evolution of Lepidoptera | Science Advances (IA), DOI: 10.1126/sciadv.1701568
- Autori ricerca: Timo J. B. van Eldijk, Torsten Wappler, Paul K. Strother, Carolien M. H. van der Weijst, Hossein Rajaei, Henk Visscher, Bas van de Schootbrugge
- Crediti immagine: Bas van de Schootbrugge, Utrecht University