Sanofi, azienda farmaceutica francese, e Regeneron, altra azienda farmaceutica statunitense, hanno annunciato di aver avviato ieri le sperimentazioni cliniche per un farmaco che potrebbe contrastare la COVID-19, la malattia respiratoria provocata dal coronavirus SARS-CoV-2 che si sta diffondendo in tutto il mondo.
L’azienda ha inoltre dichiarato che sono in corso gli studi per approntare la Fase 2 e la Fase 3. Il farmaco in questione è il Kevzara, un immunosoppressore, nome commerciale del sarilumab.
Questo anticorpo può infatti contrastare una delle principali caratteristiche dei virus per “abbordare” le cellule umane.
Le prime sperimentazioni saranno effettuate in un centro di New York ma le stesse sperimentazioni andranno poi espanse. I ricercatori prevedono di arruolare 400 pazienti. Queste fasi serviranno a capire non solo la presenza di eventuali effetti collaterali ma anche se il Kevzara riuscirà ridurre la febbre e il bisogno di ossigeno dei pazienti malati di COVID-19.
Precisiamo che non si tratta di un vaccino per prevenire l’infezione da SARS-CoV-2, qualcosa che è ancora abbastanza lontano, forse più di un anno, ma di un farmaco che fungerà da trattamento per le persone già malate e infettate dal virus e per limitare le complicanze, cosa utilissima in attesa di un vaccino.
In Cina è già stato provato un farmaco con un meccanismo di azione simile al Regeneron denominato Actemra e prodotto da Roche. I medici cinesi lo hanno testato su pazienti affetti dal coronavirus della COVID-19 ottenendo effettive riduzioni dell’utilizzo di ossigeno e riduzioni della febbre.
Il Kevzara, così come l’Actemra, bloccano una proteina denominata interleuchina-6, o IL-6, una proteina che media la risposta infiammatoria e immunitaria. Questa azione di mediazione può infatti portare a livelli troppo alti di IL-6 e ad una condizione di maggior rischio di morte per polmonite.
Sia l’Actemra che il Kevzara sono attualmente farmaci prescritti per l’artrite reumatoide, una patologia che vede il sistema immunitario diventare iperattivo, creare infiammazioni e quindi dolore alle articolazioni.
Per accelerare le fasi di sperimentazione di questo farmaco per trattare la COVID-19, Regeneron e Sanofi stanno collaborando con la Food and Drug Administration e la Biomedical Advanced Research and Development Authority.