
Nonostante a qualcuno possa sembrare contrario, il fumo di tabacco nelle cosiddette pipe ad acqua, sostanzialmente i narghilè, subiscono gli stessi effetti negativi di chi fuma sigarette. Anzi le subisce in misura maggiore secondo una ricerca apparsa su Circulation.
Oggetti quali narghilè, argileh, shisha e goza sono sostanzialmente tutte pipe che sono fatte da una ciotola che contiene il tabacco, un corpo centrale ed un altro contenitore che contiene acqua collegato ad un tubo. Quest’ultimo finisce con un boccaglio attraverso il quale si inspira. Il tabacco utilizzato nei narghilè può essere combinato con frutta secca, altre foglie aromatizzate e sostanze varie per tenere il tabacco umido.
Secondo la ricerca, dato che le sessioni durante le quali si fuma con il narghilè sono più lungo di quelle relative al consumo di una sigaretta (ad esempio fumare il narghilè può portare via anche più di mezz’ora), gli utenti di queste “pipe” ad acqua inalano molti litri di fumo riempiti con grande quantità di particolato a concentrazioni più elevate rispetto alle stesse sigarette.
In generale fumare con il narghilè, rispetto al consumo di una singola sigaretta, porta ad un’esposizione maggiore al monossido di carbonio e, oltre che alla nicotina, anche ad altre sostanze chimiche dannose che possono influenzare negativamente il sistema cardiovascolare.
Lo dice chiaramente anche Aruni Bhatnagar professore di medicina e direttore del Diabetes and Obesity Center dell’Università di Louisville: “Molti giovani credono erroneamente che fumare tabacco da un narghilè sia meno dannoso del fumo di sigaretta perché il tabacco viene filtrato attraverso l’acqua, ma non ci sono prove scientifiche a sostegno di tale affermazione. Tuttavia ci sono prove che suggeriscono che il fumo di narghilè crea dipendenza e può portare all’uso di altri prodotti da tabacco come le sigarette”.