
Non ci sarebbero collegamenti causali tra i funghi intestinali e il morbo di Parkinson secondo un nuovo studio presentato sul Journal of Parkinson’s Disease.[2]
Come spiega il comunicato di IOS Press, l’esistenza di un collegamento tra il microbioma dei batteri intestinali e il morbo di Parkinson è già stato dimostrato ma lo stesso collegamento eventuale tra i funghi intestinali e il Parkinson non è stato mai veramente approfondito.[1]
Funghi intestinali
I ricercatori dell’Università della British Columbia hanno voluto esaminare proprio questa eventualità giungendo alla conclusione che i funghi intestinali non possono essere considerati come un fattore che può contribuire al Parkinson.[1]
Analisi delle feci
I ricercatori hanno eseguito le analisi delle feci di 95 pazienti con morbo di Parkinson e di 57 pazienti senza Parkinson. Oltre all’analisi di un singolo campione fecale i ricercatori hanno effettuato delle visite tramite le quali venivano valutati gli eventuali sintomi del Parkinson.
Non vi era un’associazione forte
I risultati mostravano che il microbioma fungino dei soggetti con il Parkinson non era diverso da quello dei soggetti di controllo e quindi che non vi era un’associazione forte tra gli stessi funghi intestinali e i sintomi del Parkinson.[1]
Il genere di funghi più presente nelle feci dei partecipanti era quello dei Saccharomyces.
Disbiosi probabilmente non è un fattore
“I pazienti con PD (morbo di Parkinson, n.d.r.) possono essere certi che la crescita eccessiva di funghi intestinali, o disbiosi, probabilmente non è un fattore che contribuisce a nessuno dei loro sintomi di PD, sia motori che non motori”.[1]
Note
- Study Suggests That Gut Fungi Are Not Associated With Parkinson’s Disease | IOS Press
- The Gut Mycobiome in Parkinson’s Disease – IOS Press (DOI: 10.3233/JPD-202237)