Di solito le teorie principali riguardo alle migrazioni dei Neanderthal ci hanno raccontato che questo gruppo di ominidi si è stanziato perlopiù in Europa per poi spostarsi verso l’Asia e che i geni che hanno introdotto in alcune popolazioni di Homo sapiens riguarderebbero solo popolazioni europee e non africane. Tuttavia un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Cell e condotto da un team di ricercatori di Princeton, mostra che non è proprio così: i geni di Neanderthal potrebbero aver “attecchito” anche presso le popolazioni africane, sebbene per via indiretta.
Tramite un nuovo metodo di analisi del DNA da ossa antiche i ricercatori di Princeton hanno trovato infatti origini dei Neanderthal nelle popolazioni africane e non africane. È la prima volta che si trovano tracce di Neanderthal negli affricani, come sottolinea Lu Chen, uno degli autori dello studio nonché ricercatore presso il Lewis-Sigler Institute for Integrative Genomics (LSI).
Le analisi dei ricercatori hanno mostrato che le migrazioni di popolazioni europee in Africa hanno introdotto i geni dei Neanderthal nelle popolazioni africane.
E non si sarebbe trattato di un incrocio diretto tra gli stessi Neanderthal e le popolazioni africane: i geni sarebbero arrivati da popolazioni di Homo sapiens che all’interno del loro DNA avevano già parte del genoma neandertaliano.
Quindi la teoria secondo la quale i Neanderthal non avrebbero mai frequentato l’Africa regge ancora.
Le emigrazioni degli umani che avevano geni di Neanderthal in Africa sarebbero avvenute almeno 100.000 anni fa, prima delle migrazioni delle popolazioni africane in Europa che hanno poi portato alla moderna colonizzazione dell’Europa e dell’Asia.
“Ciò dimostra che i resti del genoma di Neanderthal sopravvivono in ogni popolazione umana moderna studiata fino ad oggi”, sottolinea Chen.
Approfondimenti
- Identifying and Interpreting Apparent Neanderthal Ancestry in African Individuals: Cell (IA) (DOI: 10.1016/j.cell.2020.01.012)