
In un interessante studio condotto da ricercatori dell’Istituto di Fisica e Tecnologia di Mosca e dell’Istituto di archeologia dell’Accademia delle scienze russa è stata scoperta una stretta parentela tra tre delle persone sepolte in una fossa comune nel sito di Yaroslavl, Russia.
Questa città fu catturata dall’esercito mongolo di Batu Khan nel 1238, evento che portò a sepolture di massa in fosse comuni.
In particolare i ricercatori hanno analizzato i resti di 15 persone e hanno scoperto una vera e propria “tragedia di famiglia “, come afferma Asya Engovatova, la ricercatrice che ha diretto gli scavi effettuati dai ricercatori.
Analizzando il DNA di questi resti, infatti, i ricercatori hanno trovato tre individui geneticamente correlati che fanno pensare a tre componenti di una sola famiglia.
In particolare, secondo i ricercatori, si trattava di tre persone che appartenevano a tre generazioni diverse: una nonna di circa 55 anni, sua figlia di 30-40 anni e un nipote, un ragazzo di circa 20 anni.
La ricerca è interessante non tanto per il risultato conseguito ma perché queste relazioni familiari erano già state teorizzate da archeologi e antropologi e sono poi state confermate da analisi genetiche effettuate con i mezzi moderni.
https://phys.org/news/2019-09-genes-reveal-kinship-victims-mongol.html
Ciò indica quanto l’analisi genetica possa risultare importante per analizzare con maggiore certezza e dettaglio eventi o anche lo stile di vita di società di molti secoli fa.
Gli scavi iniziarono il 2005 e da allora sono state trovate oltre 300 persone sepolte sotto una cattedrale demolita. Anche il numero di persone seppellite lascia comprendere quanto la conquista della città ad opera di Batu Khan possa essere considerata come “la più grande tragedia nazionale, superando qualsiasi altro evento di crudeltà e distruzione”, come riferisce la stessa Engovatova nel comunicato stampa.
Approfondimenti
- Genes reveal kinship between 3 victims of Mongol army in 1238 massacre — Moscow Institute of Physics and Technology (IA)
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