Alcuni geni restano attivi dopo la morte, scoperta utile per indagini forensi

Alcune cellule umane rimangono attive anche dopo la morte dell’individuo; è la sorprendente scoperta fatta da un gruppo di scienziati che ha pubblicato la propria ricerca su Nature Communications.
Secondo il professor Roderic Guigó, un biologo attivo all’Istituto di scienza e tecnologia di Barcellona, quando un individuo muore c’è una reazione delle cellule: alcuni geni vengono attivati così come alcuni percorsi e questo significa che, anche a seguito del decesso, c’è ancora un’attività di trascrizione.

Il motivo per cui alcuni geni restano attivi non è ancora ben chiaro ma secondo lo scienziato è da ricercare nella cessazione del flusso del sangue: “Direi che probabilmente il principale cambiamento ambientale è l’ipossia, la mancanza di ossigeno, ma non ho la prova per questo”.
Comprendere con precisione quali sono i cambiamenti a livello di RNA dopo la morte potrebbe rivelarsi utile per quanto riguarda le indagini criminali.
Riferisce Guigó: “Concludiamo che vi è una firma o un’impronta digitale nel modello dell’espressione genica dopo la morte che potrebbe eventualmente essere utilizzata nella scienza forense, ma non pretendiamo di avere ora un metodo che può essere utilizzato sul campo”.

Fonti e approfondimenti

Condividi questo articolo

C’è un errore?

Hai trovato un errore in questa pagina? Segnalacelo!

Disclaimer notizie

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore non è responsabile di altri siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Notizie scientifiche.it usa i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione (Leggi di più)


Dati articolo