
Le calotte polari antartiche, uno dei più grandi serbatoi di ghiaccio del mondo, si starebbero sciogliendo ad un ritmo ancora più veloce di quanto calcolato in precedenza secondo un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università dell’Australia Meridionale.
Questo nuovo studio mostra ancora una volta che anche lo scioglimento del ghiaccio del polo sud rappresenta un pericolo da non sottovalutare per quanto riguarda l’innalzamento del livello del mare, al pari del ghiaccio del Polo Nord.
I ricercatori hanno infatti scoperto che il calore che proviene dalle terre emerse che si trovano sotto la calotta dell’Antartide contribuiscono in maniera più determinate, rispetto a quanto pensato in precedenza, allo scioglimento dei ghiacciai superiori e ciò contribuisce in maniera altrettanto determinante all’aumento dei livelli del mare.
I calcoli precedenti sarebbero stati non precisi anche a causa delle sfide ambientali per le quali non è mai stato facile prelevare dei campioni provenienti dalla roccia al di sotto dello spesso strato di ghiaccio superiore che può misurare anche a vari chilometri.
Proprio per questo la maggior parte degli scienziati ha assunto dei valori fissi per quanto riguarda la quantità di calore generato dalla crosta terrestre proveniente dalle zone inferiori dell’Antartide si dà il fatto che questo substrato roccioso non è poi così uniforme e risulta altamente variabile.
La nuova ricerca, condotta da Alicia Pollett, studentessa di dottorato della suddetta università australiana supervisionata dal professore di geologia e geochimica Tom Raimondo, si è avvalsa dei campioni provenienti da un nuovo programma di perforazione condotto dal Dipartimento dell’energia dell’Australia meridionale. Questi campioni sono stati prelevati da un’area denominata Provincia di Coompana in Australia.
I ricercatori, infatti, basandosi sul fatto che l’Australia e l’Antartide orientale erano terre congiunte 160 milioni di anni fa, credono che si possano raccogliere informazioni relativamente precise pur non eseguendo analisi dirette dei campioni prelevati dalla substrato roccioso sotto la calotta antartica.
“Poiché l’Antartide orientale e l’Australia meridionale un tempo facevano parte della stessa massa terrestre, quasi come due pezzi dello stesso puzzle, possiamo estrapolare i dati dalla costa australiana alla costa corrispondente in Antartide con un alto livello di fiducia” , dichiara Raimondo.
I risultati che i due ricercatori hanno ottenuto confermano che gli scienziati hanno precedentemente sottovalutato la quantità di calore generato dalle rocce si trovano sotto l’Antartide orientale. Questo significa che la fusione del ghiaccio al polo sud si sta svolgendo più velocemente di quanto pensato. Le rocce sotto le calotta glaciale, infatti, generano proprio calore a causa del decadimento di elementi radioattivi quali uranio, torio e potassio.