Ghiacciai delle Alpi meridionali neozelandesi si stanno sciogliendo a ritmi allarmanti

Alpi meridionali, Nuova Zelanda (credito: Jörg Hempel, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons)

Il riscaldamento globale in corso sta coinvolgendo anche le zone montane della Nuova Zelanda. Come mostra uno nuovo studio condotto dall’Università di Leeds che ha collaborato con il National Institute of Water and Atmospheric Research (NIWA) della Nuova Zelanda, le Alpi meridionali, una catena montuosa dell’Isola del Sud, stanno perdendo tantissimo ghiaccio a ritmi allarmanti.
Questa volta i ricercatori hanno utilizzato dati non limitati temporalmente al periodo preindustriale ma si sono rifatti a dati che risalgono alla fine della piccola era glaciale, avvenuta 400 anni fa.
Con tali dati hanno mostrato che la velocità di perdita di ghiaccio delle Alpi meridionali neozelandesi è raddoppiata dal momento in cui i ghiacciai si sono trovati alla loro massima estensione, momento che risale proprio alla piccola era glaciale.

Da quel periodo, le Alpi meridionali hanno perso il 77% del volume totale di ghiaccio. Inoltre negli ultimi quarant’anni i ricercatori hanno notato un aumento molto rapido della perdita di volume del ghiaccio.
Lo stesso scioglimento del ghiaccio di questa catena montuosa non sta solo creando problemi alle comunità locali, che sfruttano proprio i ghiacciai per varie attività, dal rifornimento di acqua dolce all’utilizzo di energia idroelettrica, ma sta facendo alzare anche il livello del mare.
Secondo Jonathan Carrivick, ricercatore impegnato nello studio, le cose non potranno che peggiorare e tra gli effetti nefasti causati dallo scioglimento dei ghiacciai delle Alpi neozelandesi c’è anche quello dell’accumulo di detriti sulle superfici degli stessi ghiacciai, cosa che, secondo lo scienziato, aumenterà ancora di più la velocità dello scioglimento.

Inoltre, come spiega Carrivick, le Alpi meridionali neozelandesi hanno già superato il cosiddetto “picco dell’acqua”, una sorta di punto di non ritorno per quanto riguarda lo scioglimento di un ghiacciaio. In sostanza non si potrà far più nulla per invertire il processo e dunque i ghiacciai si scioglieranno del tutto in un processo inarrestabile. Bisogna solo ora capire con quale effettiva velocità lo farà anche nel prossimo futuro.
Proprio perché lo scioglimento di questi ampi ghiacciai sembra inevitabile “è necessario pianificare per mitigare la diminuzione del deflusso verso i fiumi alimentati dai ghiacciai perché ciò influisce sull’acqua locale disponibilità, stabilità del paesaggio ed ecosistemi acquatici”, spiega lo scienziato.

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