Ghiaccio al polo sud e futuri livelli del mare: scenari disastrosi prospettati da scienziati

Mare di Weddel, Antartide (credito: SarahNic, Pixabay, 4500429)

Se il mondo superasse i 3 °C, per quanto riguarda il riscaldamento globale, rispetto all’era preindustriale, qualcosa per la quale il globo stesso è sulla buona strada, il ritmo dell’innalzamento del livello del mare accelererebbe in maniera drastica entro il 2100. È questo il risultato di un nuovo studio realizzato dal ricercatore Rob DeConto dell’Università del Massachusetts Amherst.[1]
I ricercatori, che descrivono i propri calcoli in un nuovo studio pubblicato su Nature, hanno preso in considerazione diversi scenari concentrandosi in particolare sulla calotta glaciale antartica. Attualmente l’obiettivo per il quale si sono accordate diverse nazioni a Parigi riguardano un limite massimo di 2° centigradi. Qualora questo obiettivo venisse raggiunto e il limite dei due gradi non venisse superato, i ricercatori calcolano che la calotta ragione antartica potrebbe contribuire agli innalzamenti dei livelli marini di 11 cm entro il 2100.

Tuttavia se questi limiti venissero superati, e molte cose lo lasciano pensare, e se si raggiungessero i 3° centigradi, l’innalzamento del livello del mare accelererebbe tanto che già nel 2060 nessun intervento umano, anche a livello di geoingegneria, potrebbe fermarlo.
I mari si innalzerebbero da 17 a 21 cm solo considerando lo scioglimento della calotta antartica entro il 2100.

Entro il 2100, qualora le cose continuassero tranquillamente su questo percorso, la calotta dell’Antartide contribuirebbe all’aumento dei livelli dei mari di tutto il mondo di un metro se riuscissimo a rispettare il limite dei 2° di Parigi. Qualora non riuscissimo a rispettare questo limite, si prospetterebbero, in un futuro più remoto, scenari catastrofici: i mari potrebbero innalzarsi di oltre 10 m solo per lo scioglimento dei ghiacci antartici con scenari ancora più nefasti senza alcuna azione umana in termini di mitigazione delle emissioni di gas serra.

Il fatto è che la calotta glaciale antartica possiede una struttura particolare che, in determinate condizioni ambientali, provoca un’accelerazione dello scioglimento dello stesso ghiaccio che la compone. Il ghiaccio scorre lentamente nell’acqua marina soprattutto a causa di un anello di banchine di ghiaccio che galleggiano letteralmente sul mare e che trattengono il ghiaccio glaciale a monte. Queste calotte di ghiaccio fanno da “dighe” contrastando l’accelerazione dello scioglimento del ghiaccio.

Tuttavia, con l’aumentare del riscaldamento, queste piattaforme si stanno assottigliando diventando sempre più fragili. I crepacci diventano sempre più numerosi e il ghiaccio della calotta glaciale fluisce sempre più velocemente verso l’oceano mentre i bordi della stessa calotta si staccano, tutte cose che aumentano i livelli del mare.
Si tratta di fenomeni che si possono osservare bene in Groenlandia e che, per quanto riguarda l’Antartide, ancora non sono molto diffusi. Se anche la calotta del polo sud cominciasse a comportarsi come la calotta più piccola della Groenlandia, gli innalzamenti del livello del mare comincerebbero a risultare disastrosi.

Note e approfondimenti

  1. Sea level rise: rapid and unstoppable unless Paris Agreement targets met | Channels – McGill University (IA)
  2. The Paris Climate Agreement and future sea-level rise from Antarctica | Nature (IA) (DOI: 10.1038/s41586-021-03427-0)

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