
Una videocamera ad altissima risoluzione che può registrare video fino ad 8K è in corso di sviluppo da parte della JAXA, l’agenzia spaziale giapponese, in collaborazione con la Japan Broadcasting Corporation (NHK). L’agenzia spaziale giapponese ha infatti intenzione di installare questa videocamera su una sonda che dovrebbe raggiungere Marte entro il 2025, la Martian Moons Exploration (MMX).
I giapponesi prevedono di scattare foto e girare video con la Super Hi-Vision Camera ad una risoluzione così alta che anche qui sulla Terra per gli utilizzi più diffusi e comuni è difficile da “giustificare” ma che evidentemente per missioni esplorative come queste potrebbero rappresentare oro colato.
Tuttavia queste immagini e questi video ad altissima risoluzione non saranno spediti sulla Terra come avviene con le altre sonde classiche, sostanzialmente attraverso segnali ottici a distanza. La sonda si avvarrà infatti di una piccola capsula di ritorno che conserverà questi dati, evidentemente molto corposi in termini di peso digitale e dunque per questo motivo impossibili da trasmettere a queste distanze.
Pensate ai video: le uniche, pochissime, clip dei corpi spaziali che possediamo sono state fatte attaccando qualche foto l’una dietro l’altra ma mai nessuna sonda è riuscita a creare un video dalla risoluzione decente e a spedirlo sulla Terra in quanto la velocità di trasmissione dei dati verso il nostro pianeta da queste distanze è molto limitante.
Una volta terminate le fasi di “riprese”, questa capsula di ritorno si staccherà dalla sonda e inizierà il viaggio ritorno verso la Terra per portare i preziosi dati a destinazione. I giapponesi potrebbero dunque trovarsi in possesso di foto e filmati di Marte ad una risoluzione e con un dettaglio tali che probabilmente nessun’altra agenzia spaziale del mondo potrà ottenere per molti anni, probabilmente decenni.
La sonda MMX non si limiterà a scattare foto e a girare video di Marte ma si concentrerà anche sulle sue lune Fobos e Deimos.
Anzi l’agenzia spaziale giapponese ha in programma un atterraggio su Fobos per raccogliere materiale dalla superficie e riportarlo sulla Terra sempre tramite la suddetta sonda. Un progetto ambiziosetto, non c’è che dire. Tra l’altro le analisi nei laboratori terrestri di questo materiale permetteranno di comprendere se le due lune marziane sono degli asteroidi catturati oppure il risultato di uno o più impatti avvenuti in un lontano passato tra Marte e altri grossi corpi cosmici, come sembra sia avvenuto proprio con la nostra Luna.