Il viaggio intrapreso da Giove che una volta era molto più lontano dal sole rispetto alla sua posizione odierna è stato analizzato da un gruppo di ricercatori dell’Università di Lund.
Grazie a delle simulazioni computerizzate, i ricercatori hanno infatti confermato che Giove ha letteralmente “viaggiato” attraverso il nostro sistema solare rispetto alla posizione che aveva subito poco dopo la sua formazione.
Giove 4,5 miliardi di anni fa, durante il periodo in cui si formarono i pianeti del nostro sistema solare, era tra l’altro poco più grande delle dimensioni attuali della Terra. In quel periodo, inoltre, si trovava quattro volte più lontano dal sole rispetto alla sua posizione attuale.
La prova è arrivata attraverso l’analisi delle migrazioni degli asteroidi troiani, un gruppo numeroso di asteroidi tutti orbitanti intorno a Giove, come sottolinea Simona Pirani, astronoma e autrice principale dello studio.
In particolare i ricercatori hanno studiato l’asimmetria che si cela dietro gli asteroidi troiani. Questi ultimi consistono di due gruppi, ognuno contenente migliaia di asteroidi, che orbitano di fronte oppure dietro a Giove (rispetto al sole).
Dietro al pianeta gassoso, però, ce ne sono molto di più, circa il 50% in più. Proprio questa asimmetria, secondo i ricercatori, che è stata sempre un mistero dell’intero sistema solare, prova che Giove, quando si formò, era molto più lontano e che si è poi avvicinato man mano fino ad arrivare alla posizione attuale.
All’avvicinarsi verso il sole, infatti, il grosso pianeta gassoso tendeva ad attirare asteroidi maggiormente dietro di esso che davanti ad esso.
La migrazione di Giove, comunque, non è durata poi molto: solo 700.000 anni, uno spostamento che seguì un corso a spirale durante il quale il pianeta continuava a girare intorno al sole ma con un’orbita man mano sempre più stretta.