
La velocità media dei venti della Grande Macchia Rossa di Giove sta aumentando secondo un’analisi effettuata da un team di ricercatori guidato da Michael Wong dell’Università della California, Berkeley. I ricercatori hanno utilizzato le immagini prelevate dal telescopio spaziale Hubble dal 2009 al 2020 per calcolare la velocità media dei venti nel corso di questo periodo all’interno dei confini della cosiddetta “Grande Macchia Rossa”, la più grande tempesta di venti del pianeta, una delle caratteristiche più visibili e riconoscibili dello stesso Giove.
Anello più esterno della macchia
I ricercatori si sono concentrati soprattutto sull’anello più esterno della macchia, quelli che effettivamente stanno accelerando di più. Hanno calcolato che i venti in questo anello dal 2009 al 2020 hanno superato le 400 miglia orarie (oltre 640 chilometri all’ora) di velocità media. H
anno calcolato un aumento della velocità media dei venti di questo anello di 1,6 miglia all’ora (circa 2,5 km orari) per ogni anno terrestre. I ricercatori hanno inoltre scoperto cambiamenti abbastanza bruschi avvenuti nel 2017, anno durante il quale ci fu una grossa tempesta convettiva nelle vicinanze della Grande Macchia Rossa.
Venti degli anelli interni sembrano invece muoversi più lentamente
Noto come “anello ad alta velocità”, questa zona periferica della Grande Macchia Rossa ha visto un aumento della velocità dei venti di questa area è stato dell’8%. I venti degli anelli più interni, quelli più vicini alla zona rossa che rappresenta il nucleo di quello che è a tutti gli effetti può considerarsi come un gigantesco uragano, invece, sembrano muoversi più lentamente nel periodo preso in considerazione.
Impossibile osservare sotto le nuvole di Giove
I ricercatori hanno usato un particolare software per tracciare i dati relativi alla direzione e alla velocità dei venti di questo anello ogni volta che il telescopio Hubble svolgeva il suo sguardo verso il gigante gassoso. In tal modo, come spiega lo stesso Wong, il team ha potuto ottenere una serie di misurazioni della velocità di questi venti molto coerente.
C’è da specificare che il telescopio non ha osservato quello che accade sotto i venti, ossia il fondo della tempesta. Tutto quello che si trova sotto le nuvole di Giove è pressoché invisibile. Il telescopio ha permesso solo il tracciamento di migliaia di vettori dei venti stessi per calcolare direzioni e velocità.
Calcolo reso possibile dal telescopio spaziale Hubble
Il calcolo è stato reso possibile grazie al telescopio spaziale Hubble, l’unico che avrebbe permesso di effettuare calcoli relativi alla media dei venti su Giove nel corso di molti anni. Il telescopio spaziale Hubble, infatti, è stato lanciato più di trent’anni fa e le sue osservazioni nonché la raccolta dei relativi dati, si dipanano dunque nel corso di decine di anni: “La longevità di Hubble e le continue osservazioni rendono possibile questa rivelazione”, spiega Wong nel comunicato emesso dallo Space Telescope Science Institute.
Come si alimenta la Grande Macchia Rossa?
Questo studio potrebbe rivelarsi utile per capire come si è formata la Grande Macchia Rossa, secondo gli astronomi ormai presente sulla superficie del pianeta da più di 300 anni, e soprattutto come si alimenta, ossia come la tempesta continua a ricavare energia per alimentarsi.