
All’interno dei pori sulle nostre facce vivono degli aracnidi lunghi all’incirca 0,3 mm che, di notte, fuoriescono per accoppiarsi. Si tratta degli acari microscopici della specie Demodex folliculorum i quali sono stati oggetto di un interessante studio pubblicato sulla rivista Molecular Biology and Evolution.[2] Lo studio suggerisce che questi acari potrebbero andare incontro ad un’estinzione a causa della scarsa diversità genetica che li caratterizza.
Demodex folliculorum
I Demodex folliculorum sono organismi molto semplici ma che sono caratterizzati da uno stile di vita insolito, come riferisce un nuovo comunicato dell’Università di Reading. Questi acari vengono trasmessi dalla madre al figlio nel corso della nascita e il picco, in termini numerici, si raggiunge durante la fase adulta della vita, quando i pori tendono ad allargarsi. Questi piccoli esseri viventi, infatti, preferiscono vivere nei follicoli piliferi presenti sul viso oppure sulle ciglia o intorno ai capezzoli. Di notte fuoriescono dai follicoli e si muovono sulla superficie della nostra faccia in cerca di partner per l’accoppiamento.
Consanguineità che sta causando la perdita dei loro geni
I ricercatori hanno realizzato il sequenziamento del genoma del Demodex folliculorum rivelando un certo livello di consanguineità che sta causando la perdita di molti dei loro geni. Secondo i ricercatori stanno diventando da parassiti esterni dei “simbionti interni”. Vivendo all’interno dei pori, vivono praticamente del tutto isolati e non incontrano altri acari con geni diversi. Ciò li ha portati ad una riduzione genetica che ha semplificato moltissimo i loro corpi nel corso dell’evoluzione. Andando incontro ad un “vicolo cieco” questi acari, secondo i ricercatori, potrebbero dunque rischiare anche un’estinzione, come accade nel mondo biologico quando la diversità genetica di una specie comincia a scarseggiare.
Caratteristiche degli acari Demodex folliculorum
Sono dotati di zampe minuscole le quali si muovono solo grazie a tre muscoli unicellulari (il numero più basso per quanto riguarda le specie affini).
Inoltre non hanno alcuna protezione dai raggi dell’ultravioletto (questo molto probabilmente è uno dei motivi per i quali fuoriescono dai pori solo di notte) in quanto hanno perso anche il gene che è alla base del risveglio degli esseri viventi quando arriva la luce del giorno. I ricercatori hanno inoltre scoperto che sono incapaci di produrre la melatonina, una sostanza necessaria per essere attivi di notte, almeno per quanto riguarda gli invertebrati. Per questo usano la melatonina che viene secreta dalla pelle umana durante il tramonto per alimentare quelle piccole sessioni di spostamento sulla faccia onde trovare i partner.
Apparato riproduttivo abbastanza insolito
I Demodex folliculorum sono inoltre caratterizzati da un apparato riproduttivo abbastanza insolito. I soggetti maschi hanno un pene che tende a sporgere verso l’alto nella parte anteriore del corpo. Questo fa sì che debbano mettersi in una posizione molto strana, sotto la femmina, nel corso dell’accoppiamento e, per accoppiarsi, devono aggrapparsi ai peli.
I ricercatori hanno anche scoperto che uno dei geni del loro corpo “si è invertito” portando alla formazione di strane appendici sporgenti nella bocca grazie alle quali raccolgono il cibo.
Demodex folliculorum hanno un ano
Infine il nuovo studio mostra che questi acari hanno effettivamente un ano, cosa che contrasta le ipotesi fatte precedentemente secondo le quali questi acari accumulerebbero le loro feci nel corso di tutta la loro vita (circa un paio di settimane) prima di rilasciarle sulla pelle dopo la morte (cosa che può causare infiammazione). Questo malinteso forse li ha portati ad essere accusati in maniera ingiusta di essere la causa di diverse condizioni della pelle.[1]