
Secondo uno studio di vari ricercatori del Massachusetts Institute of Technology i grandi squali bianchi sono soliti avventurarsi sempre più in profondità e sempre più lontani dalla costa, almeno per quanto riguarda l’Atlantico. Secondo lo studio, pubblicato su Marine Ecology Progress Series, 32 squali tracciati tra il 2009 e il 2014 sono stati trovati a profondità fino a 1112 metri.
Gli stessi i ricercatori hanno notato che gli squali bianchi tendono a trascorrere più tempo a quelle profondità, piuttosto buie e meno popolate, rispetto agli squali dell’Atlantico oggetti di studio di ricerche precedenti. Gli studi precedenti, infatti, mostravano che gli squali, orientati maggiormente a spostarsi da nord a sud, rimanevano comunque vicini alle piattaforme continentali.
Lo stesso studio mostra che gli esemplari più adulti sono maggiormente capaci di avventurarsi nell’oceano aperto mentre quelli più giovani tendono a rimanere nelle acque relativamente vicine alle coste, più abbondanti di cibo.
Le analisi sono avvenute tramite tag satellitari applicati sui singoli esemplari. Si tratta di una ricerca che mostra chiaramente la mancanza di protezione che questi animali avvertono quando si avvicinano alle coste. Si tratta inoltre di una ricerca che per la prima volta analizza in maniera approfondita i movimenti dei singoli squali e che aiuta a colmare diverse lacune sulla conoscenza di questi animali marini rispetto alle ricerche passate, comprese quelle relative ai movimenti di grande portata e alle migrazioni.