Un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università di Pittsburgh stabilisce nuove linee guida per quanto riguarda gli aumenti di peso per le donne incinte che aspettano due gemelli. Differentemente dalle gravidanze non gemellari, infatti, per quelle gemellari le linee guida non sono sempre così precise e dunque i dottori della Graduate School of Public Health hanno deciso di porre rimedio.
I ricercatori, che hanno pubblicato il proprio studio su Obstetrics & Gynecology, hanno analizzato i dati statistici su 27.723 gravidanze e nascite gemellari (con due figli) dal 2003 al 2013. Questi dati sono poi stati confrontati con quelli della madre, nello specifico con l’altezza e con il peso sia prima della gravidanza che al momento del parto.
Hanno quindi redatto tre limiti inferiori e superiori consigliabili per quanto riguarda l’aumento di peso per tre tipologie di donne incinte di due gemelli: sottopeso o normali, in sovrappeso o obese.
Secondo i risultati presentati nel comunicato stampa relativo allo studio, aumentava il rischio di scarsi esiti di nascita quando l’aumento di peso era:
- Meno di 31 libbre (14 kg) o più di 60 libbre (27,2 kg) nelle donne sottopeso e di peso normale;
- Meno di 24 libbre (10,8 kg) o maggiore di 62 libbre (28,1 kg) nelle donne in sovrappeso;
- Meno di 14 libbre (6,3 kg) o maggiore di 57 libbre (25,8 kg) nelle donne obese.
“Non stiamo dicendo che guadagnare all’interno di questi intervalli di peso sia necessariamente migliore per la salute della madre e dei suoi bambini, ma semplicemente che guadagnare sopra o sotto di essi comporta un rischio maggiore di cattiva salute. Le donne dovrebbero parlare con i loro operatori sanitari per determinare un quantità sicura di aumento di peso per loro”, dichiara Lisa Bodnar, l’autrice principale dello studio nonché professoressa all’Università di Pittsburgh.
Approfondimenti
- Eating for three? (IA)
- Gestational Weight Gain and Adverse Birth Outcomes in Twin Pregnancies (IA) (DOI: 10.1097/AOG.0000000000003504)