
I ghiacciai, almeno quelli della Groenlandia, sembrano molto più sensibili al riscaldamento delle acque e sono tra i maggiori responsabili della perdita di ghiaccio di tutta la Groenlandia. È questo uno dei risultati raggiunti da uno studio pubblicato su Science Advances e realizzato da ricercatori dell’Università della California a Irvine e del Jet Propulsion Laboratory della NASA.
I ricercatori hanno usato varie strumentazioni a bordo di navi e aerei ed hanno o analizzato gli effetti delle acque marine, sempre più calde, su 226 ghiacciai presenti in Groenlandia. Scoprivano che 74 ghiacciai collocati in valli profonde e vivide rappresentavano più o meno la metà della perdita totale del ghiaccio della Groenlandia tra il 1992 e il 2017. Tra le altre cose i ricercatori scoprivano che i ghiacciai in questi “fiordi” sono soggetti all'”undercutting” (letteralmente: taglio o erosione dal basso), un fenomeno per il quale l’acqua calda e salata comincia a sciogliere le zone ghiacciate dal basso causando la frattura delle masse di ghiaccio più velocemente rispetto al normale.
“Sono rimasto sorpreso da quanto fosse sbilanciato. I ghiacciai più grandi e più profondi vengono erosi molto più velocemente dei ghiacciai più piccoli nei fiordi poco profondi”, spiega Michael Wood, un ricercatore del Jet Propulsion ed uno degli autori dello studio. Sempre Wood aggiunge che i ghiacciai risultano più sensibili al riscaldamento delle acque e sono quindi i principali responsabili della perdita di ghiaccio di tutta la calotta della Groenlandia, uno scioglimento che è aumentato nel corso degli ultimi anni e che dovrebbe aumentare in futuro secondo quasi tutti i modelli climatici realizzati dagli scienziati.
Ora questi modelli dovranno tenere di conto anche del fenomeno dell’undercutting nella stima della perdita di ghiaccio della calotta glaciale della Groenlandia.
“Sappiamo da oltre un decennio che l’oceano più caldo gioca un ruolo importante nell’evoluzione dei ghiacciai della Groenlandia”, spiega Eric Rignot, uno degli scienziati coinvolti nello studio. “Ma per la prima volta, siamo stati in grado di quantificare l’effetto di undercutting e dimostrare il suo impatto dominante sul ritiro del ghiacciaio negli ultimi 20 anni”.
Approfondimenti
- Ocean forcing drives glacier retreat in Greenland | Science Advances (IA) (DOI: 10.1126/sciadv.aba7282)