
Un team di ricercatori[1] sta esplorando come i rifiuti agricoli nella valle settentrionale di San Joaquin in California possano essere trasformati in bioprodotti e biocarburanti sostenibili.
Dai rifiuti agricoli alla ricchezza
I ricercatori del Berkeley Lab e i loro partner stanno studiando il potenziale di conversione di rifiuti agricoli come gusci di mandorle e bucce di frutta in preziosi bioprodotti. Corinne Scown, scienziata senior, evidenzia la vasta diversità di materiali disponibili in California, ma sottolinea la sfida di capire come estrarne il massimo valore. L’obiettivo è creare un database accessibile al pubblico con informazioni dettagliate su varie materie prime per aiutare le aziende a prendere decisioni informate.
Tecniche di conversione innovative
Il team cerca di migliorare la flessibilità del processo di conversione delle materie prime. Applicando l’intelligenza artificiale ai dati di laboratorio, sperano di prevedere i metodi più efficienti per elaborare o miscelare diversi materiali vegetali. Ciò potrebbe semplificare la produzione di bioprodotti, rendendo più fattibile per le aziende utilizzare diversi residui agricoli.
Vantaggi economici e ambientali
Karen Warner, CEO di BEAM Circular, spiega che il progetto ridurrà le barriere all’uso sostenibile dei flussi di rifiuti regionali. Si prevede che l’iniziativa stimolerà la biofabbricazione nella Northern San Joaquin Valley, creando potenzialmente posti di lavoro e migliorando la qualità dell’aria e dell’acqua locali. Blake Simmons, project lead presso il Berkeley Lab, prevede significativi guadagni economici e ambientali per la regione.
Il Virtual Institute on Feedstocks of the Future ha stanziato 47,3 milioni di dollari in cinque anni per questo progetto, con l’obiettivo di migliorare la bioeconomia a livello nazionale attraverso la collaborazione e la condivisione delle conoscenze.