
Le prime apparizioni dell’homo erectus nel sud-est asiatico si sarebbero verificate prima di quanto teorizzato in precedenza: arriva a questa conclusione un nuovo studio che colloca l’arrivo dei primi ominidi nell’area di Sangiran, isola di Giava, in un periodo compreso tra 1,3 e 1,5 milioni di anni fa.
Questi primi umani migrarono dalle aree dall’Asia fino a sud-est asiatico per giungere a Giava almeno 300.000 anni più tardi di quanto creduto in precedenza.
L’area di Sangiran è infatti ricca di fossili umani, i più antichi nel sud-est asiatico, ed è un sito molto conosciuto, uno dei più importanti per comprendere l’evoluzione dei primi esseri umani in quest’area.
La cronologia del sito è però sempre rimasta incerta, soprattutto per quanto riguarda l’homo erectus e la sua prima apparizione nella regione.
Proprio per questo il ricercatore Shuji Matsu’ura, insieme ai colleghi, ha realizzato un nuovo studio analizzando con varie metodologie di datazione, tra cui quella all’Uranio/Piombo (U/Pb) per calcolare l’età di vari zirconi vulcanici trovati proprio in quest’area.
I risultati che lo scienziato insieme ai colleghi ha ottenuto risultano quindi sensibilmente diversi dai precedenti e stimano l’arrivo dell’homo erectus in quest’area a 1,3-1,5 milioni di anni fa mentre precedenti risultati stimavano l’arrivo a 1,7 milioni di anni fa.
Approfondimenti
- Age control of the first appearance datum for Javanese Homo erectus in the Sangiran area | Science (IA) (DOI: 10.1126 / science.aau8556)
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