
Un nuovo studio rivela che l’inquinamento del suolo rappresenta una minaccia maggiore per la biodiversità sotterranea rispetto al cambiamento climatico. Pubblicata su iScience, [1] la ricerca evidenzia il grave impatto degli inquinanti su lombrichi, insetti e altri organismi sotterranei. Questi risultati contraddicono le aspettative, poiché si pensava che l’agricoltura e il cambiamento climatico fossero i principali fattori di perdita di biodiversità.
Risultati inaspettati sull’inquinamento del suolo
Victoria Burton del Natural History Museum spiega che mentre il cambiamento climatico e l’uso del suolo sono i pericoli maggiori per la biodiversità in superficie, il loro impatto nel sottosuolo è meno significativo. Lo studio dimostra che la contaminazione da pesticidi e metalli pesanti è responsabile dei danni maggiori agli organismi del suolo. Questa scoperta è preoccupante, poiché poche ricerche si sono concentrate su come gli inquinanti influenzano gli ecosistemi sotterranei. Gli scienziati chiedono maggiori indagini su inquinanti come microplastiche e idrocarburi, che potrebbero causare ulteriori danni.
La natura complessa degli ecosistemi del suolo
Il suolo è molto più che semplice terra; è un habitat complesso in cui coesistono diversi strati. La maggior parte della vita sotterranea esiste nei primi 10 centimetri di suolo, ma alcuni organismi possono vivere molto più in profondità. Tuttavia, con pochi specialisti formati per identificare questi organismi, la nostra conoscenza degli ecosistemi sotterranei è limitata. Burton sottolinea che sono essenziali maggiori ricerche per comprendere come le attività umane influenzano questi ambienti nascosti.
Il futuro della biodiversità del suolo
Nonostante gli effetti negativi dell’inquinamento, lo studio rivela anche alcuni aspetti positivi, come i benefici dei fertilizzanti organici. Questi migliorano la salute del suolo, in particolare per i lombrichi. Tuttavia, lo studio scalfisce solo la superficie. Sono necessarie ulteriori ricerche per esplorare come il cambiamento climatico e l’inquinamento insieme possano influenzare la biodiversità del suolo in futuro.