
Un nuovo studio apparso su Quaternary Science Reviews contrasta con la visione che abbiamo degli uomini di Neanderthal, ossia di ominidi forti e resistenti, capaci di inseguire le prede per lunghi tragitti e di vivere nei gelidi ambienti della tundra.
Secondo il nuovo lavoro, che si innesta in quel percorso di studi, tutti pubblicati negli ultimissimi anni, che ci stanno facendo letteralmente cambiare l’idea che avevamo dei Neandertaliani come brutali e poco sofisticati, erano invece molto abili nello sprint. Si potrebbe dunque dire che i Neandertaliani erano “velocisti” anziché fondisti.
Per capire questa caratteristica i ricercatori hanno esaminato i posti nei quali Neanderthal erano soliti vivere concentrandosi in particolare sull’Europa nord-occidentale in un periodo in cui il clima oscillava notevolmente (60.000-20.000 anni fa).
Studiando gli strati sedimentari in cui sono stati trovati i fossili (pochi in realtà) dei Neanderthal, i ricercatori scoprivano vari resti di animali tra cui roditori e piccoli mammiferi, segno del fatto che i Neanderthal erano soliti cacciarli nei boschi circostanti.
La caccia nei boschi, di per sé, richiede grossa velocità e soprattutto una certa accelerazione. Quando incontravano una preda, in questo caso piccoli roditori e mammiferi tutti molto veloci e molto sensibili ai predatori, bisognava attivarsi molto rapidamente a contrario della caccia fatta con inseguimenti in ambienti aperti come praterie o tundre, come può essere presente la caccia ai mammut, che prevede un ragionamento più che altro strategico. Ciò suggerisce che i Neanderthal potrebbero essersi adattati allo sprint piuttosto che alla corsa distanza.
A rafforzare questa tesi sono anche i moderni atleti: i corridori per la lunga distanza, come i fondisti, tendono ad essere molto magri ed hanno arti lunghi mentre i corridori sulla breve distanza (ad esempio i centometristi) sono molto più muscolosi e di solito hanno arti più corti in proporzione alla corporatura, proprio come i Neanderthal.
Fonti e approfondimenti
- Neanderthals were sprinters rather than distance runners, our study surprisingly suggests (IA)
- (PDF) Palaeoecological and genetic evidence for Neanderthal power locomotion as an adaptation to a woodland environment (DOI: 10.1016/j.quascirev.2018.12.023) (IA)
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