Identificati quattro nuovi esopianeti gioviani caldi

Sono quattro “gioviani caldi” i nuovi esopianeti scoperti da un team di astronomi dell’Università Keele, Regno Unito.
Gli astronomi, guidati da Coel Hellier, hanno utilizzato i dati raccolti dal telescopio WASP-Sud dell’osservatorio astronomico sudafricano (SAAO).

Si tratta di quattro esopianeti gassosi, simili al nostro Giove, che orbitano intorno a quattro diverse stelle osservate per un lungo periodo, dal 2006 al 2014.
I pianeti sono stati denominati WASP-178b, WASP-184b, WASP-185b e WASP-192b.
I pianeti dovrebbero avere un’alta temperatura superficiale e orbitano a distanza ravvicinata dalle loro stelle.

WASP-178b

Uno di essi, WASP-178b, orbitante intorno ad una stella distante 1360 anni luce, è stato classificato come “Giove ultra caldo” ed è quello che vanta la temperatura superficiale più alta stimata in poco meno di 2200° centigradi.
Questo pianeta è più grande di Giove (vanta un raggio di circa l’81% più grande) ed ha una massa che è 1,66 volte quella di Giove. Ruota intorno ad una stella di tipo spettrale A1V con una massa due volte quella del Sole.

WASP-192b

Il pianeta più massiccio tra i quattro è WASP-192b che vanta un raggio di 1,23 volte quello di Giove ma con una massa 2,3 volte quella del più grande pianeta del nostro sistema solare.
WASP-192b orbita intorno ad una stella, WASP-192, distante 1600 anni luce da noi.

WASP-184b e WASP-185b

WASP-184b orbita invece intorno ad una stella distante 2100 anni luce mentre WASP-185b ruota intorno ad una stella distante 900 anni luce.

Approfondimenti

Condividi questo articolo

C’è un errore?

Hai trovato un errore in questa pagina? Segnalacelo!

Disclaimer notizie

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore non è responsabile di altri siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Notizie scientifiche.it usa i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione (Leggi di più)


Dati articolo