
Nel tentativo dichiarato di sostituire i suoi generatori diesel con accumulatori di batteri ad idrogeno in alcuni dei suoi server, la Microsoft dichiara di aver raggiunto un importante obiettivo: parte dei suoi data center hanno funzionato per 48 ore di seguito utilizzando solo l’idrogeno.
Il problema del consumo dei grossi server e dei grandi data center sparsi per il mondo è stato sollevato diverse volte nel corso di questi ultimi anni in quanto ci si è resi conto che poi la stessa Internet tanto “verde” e vicina all’ambiente, un concetto che in passato veniva sottolineato anche troppo spesso, poi effettivamente non è.
Quando si fa funzionare un data center, in ogni caso, è importante effettuare copie speculari di tutti i dati. Bisogna in pratica effettuare il cosiddetto “backup”. I backup dei data center rappresentano una parte piccola del consumo di energia elettrica, e quindi delle emissioni di gas serra nell’ambiente, e lo standard in questo settore, come rileva Popular Mechanics, è l’alimentazione tramite generatori diesel.
Gli esperti di Microsoft Azure hanno però provato a far funzionare un data center per il loro servizio cloud tramite celle a combustibile dotate di relativo serbatoio di stoccaggio dell’idrogeno e di un elettrolizzatore capace di convertire le molecole dell’acqua in idrogeno e ossigeno.
Si tratta di un metodo che potrebbe essere integrato, secondo gli esperti della stessa Microsoft che hanno rilasciato una dichiarazione sul loro sito ufficiale, anche nella normale rete elettrica.