
Una nuova ricerca, portata avanti da due gruppi di scienziati, uno statunitense e uno russo, ha portato alla luce una nuova tipologia di materiale capace di creare idrogeno, da utilizzare poi come carburante, semplicemente con la luce solare e con alcuni lipidi.
I ricercatori dell’Argonne National Laboratory dell’Illinois e dell’Istituto di Fisica e della Tecnologia di Mosca (MIPT) hanno utilizzato l’acqua combinando la con la luce solare e con alcuni speciali lipidi fotosensibili.
Il risultato della ricerca, pubblicata sulla rivista ACS Nano, potrebbe dunque essere davvero stupefacente: poter ricreare idrogeno praticamente con l’acqua e con l’energia solare potrebbe portare ad un futuro con carburanti estremamente puliti oltre che all’abbandono dei combustibili fossili, in primis il petrolio.
In sostanza, gli scienziati sono riusciti ad inserire una proteina fotosensibile in alcuni nanodischi (frammenti circolari di membrana cellulare composta essenzialmente da un bilingue lipidico). In questo modo hanno letteralmente imitato una vera membrana cellulare naturale, in particolare la batteriorodopsina.
Per indurre la fotocatalisi, si sono “limitati” a sciogliere i nanodischi nell’acqua insieme al biossido di titanio e, come ingrediente finale per rendere il tutto più fluido, hanno aggiunto anche del platino.