Il diabete nei cani è più diffuso nelle zone con climi più freschi: carenza di vitamina D?

Credito: New Africa, Shutterstock, ID: 1709953990

Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista PLOS ONE, il diabete mellito nei cani è più diffuso nelle zone con climi più settentrionali e in generale più freschi. Lo studio è stato realizzato da un gruppo di ricercatori della Scuola di Medicina veterinaria dell’Università della Pennsylvania.

Diabete nei cani

Rebecka Hess, una professoressa nel suddetto dipartimento e autrice senior dello studio, spiega che il collegamento scoperto negli esseri umani era già stato studiato ma mai era stato approfondito nei cani in maniera rigorosa. “È importante esplorare perché cani e persone vivono nello stesso mondo. Se l’ambiente, il freddo e la stagionalità, sono importanti in questa malattia in entrambe le specie, questo ci dà qualcosa a cui guardare con ulteriori ricerche”, spiega la ricercatrice.

Lo studio

I ricercatori hanno analizzato diverse centinaia di cani, provenienti da varie zone degli Stati Uniti, per 669 dei quali era nota la diagnosi di diabete. I ricercatori notavano che le percentuali di cani diabetici parlavano abbastanza chiaro: il 46% delle diagnosi era relativo a cani provenienti dal nord, il 27% dal sud, il 15% dagli Stati Uniti centrali e il 12% dall’ovest. E questo nonostante molti più cani risiedano nelle zone meridionali degli Stati Uniti rispetto a quelle settentrionali (31 milioni di cani nelle zone meridionali e 24 milioni nelle zone settentrionali).

Collegamento forse da spiegare con carenza di vitamina D

La stessa Hess ammette di essere rimasta sorpresa dei risultati dello studio. La ricercatrice parla di risultati abbastanza chiari, risultati corroborati anche dal fatto che le diagnosi di diabete canino sono più diffuse durante l’inverno. Lo studio non fornisce una spiegazione ma i ricercatori hanno fatto comunque qualche ipotesi. Il collegamento tra il numero maggiore di casi di diabete canino e i climi più freddi e settentrionali probabilmente potrebbe essere collegato con la carenza di vitamina D.

Altre ipotesi

Altre ipotesi vedono come cause della dieta, lo stile di vita e le infezioni virali. Secondo la Hess, però, la dieta probabilmente è da escludere come causa in quanto la maggior parte dei cani viene nutrita con crocchette o comunque alimenti disponibili in commercio. La disponibilità degli alimenti per i cani, dunque, non dipende dalla posizione geografica in cui il cane vive. E neanche lo stile di vita come causa convince: diversi studi hanno dimostrato che i cani in sovrappeso oppure obesi non mostrano un rischio più grande di soffrire di diabete rispetto ai cani in peso forma. La questione è sicuramente da approfondire con ulteriori studi.

Note e approfondimenti

  1. Stagionalità e geografia del diabete mellito nei cani degli Stati Uniti d’America (DOI: 10.1371/journal.pone.0272297)
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