Piccola storia del paesaggio è un libro di Hansjörg Küster che approfondisce il modo in cui gli esseri umani hanno rappresentato e percepito i paesaggi nel corso del tempo.
Di cosa si tratta
Questo libro esplora varie forme di paesaggi, dai giardini italiani, agli stili francese e inglese, ai vasti deserti, alle brughiere malinconiche, alle foreste incontaminate e alle maestose montagne. Descrive che i paesaggi non sono semplicemente raccolte di elementi naturali o artificiali, ma sono modellati dagli stati emotivi, dalle interpretazioni e dalle immagini formate dall’osservatore. Küster sottolinea che i paesaggi esistono ovunque, anche negli spazi chiusi e nelle città. Il libro presenta l’affascinante storia del concetto di paesaggio, mostrando come si sono evolute le percezioni umane, dall’ascesa del Monte Ventoux da parte di Petrarca alle moderne questioni di conservazione del paesaggio.
L’autore fa una netta distinzione tra natura e paesaggio, sostenendo che ogni paesaggio, persino quello urbano più artificiale, porta con sé tracce di natura. Il libro tocca anche riflessioni filosofiche, artistiche e intellettuali sul confine tra natura e cultura. Offre spunti sulla relazione in evoluzione tra gli esseri umani e il loro ambiente nel corso dei secoli.
Scheda del libro
Titolo: Piccola storia del paesaggio
Sottotitolo: Uomo, mondo, rappresentazione
ISBN-13: 978-8860365095
ASIN/ISBN-10: 8860365090
Autore: Hansjörg Küster
Traduttore: C. D’Alessandro
Editore: Donzelli
Edizione: 7 giugno 2010
Pagine: 134
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Formato: copertina flessibile