
Il nuclear salt-water rocket (NSWR, letteralmente razzo all’acqua salata nucleare) è un progetto teoretico di un razzo termico nucleare realizzato da Robert Zubrin, un ingegnere aerospaziale americano.
Questo razzo dovrebbe utilizzare, come combustibile, sali di plutonio o uranio arricchiti al 20%. Le sue caratteristiche fanno rimanere questo progetto, anche se un po’ bizzarro, comunque fedele alla scienza in quanto per la sua realizzazione non sono previsti materiali esotici né una nuova fisica, come spiega medium.com.
Vantaggio principale? La velocità
Il vantaggio principale di questo razzo sarebbe la velocità visto che potrebbe spingersi ad una velocità pari ad una frazione di quella della luce.
Grazie ad una reazione nucleare prolungata e controllata, il razzo verrebbe spinto dal riscaldamento del fluido composto dai sali di uranio (o di plutonio) mentre esso scorre nel motore.
Emissioni di scarico caldissime
Ne consegue anche che le emissioni di scarico del razzo sarebbero almeno 100 volte più calde di quelle di un razzo chimico normale e già le temperature di quest’ultimo tendono di solito a superare agevolmente 3000° centigradi.
Un sistema di scarico per riuscire a sopportare temperature così elevate dovrebbe essere fatto di un materiale speciale, probabilmente non ancora individuato, e anche le pareti del serbatoio dovrebbero assorbire i neutroni (in questo caso si potrebbe usare, come materiale di base, il boro per l’assorbimento) onde evitare reazioni nucleari incontrollate.
Sarebbe il più potente razzo mai costruito
Si tratta di un motore obiettivamente difficile da progettare ma risulterebbe, qualora fosse veramente realizzato, il più potente mai costruito visto che potrebbe sviluppare una potenza di 700 Gigawatt.
Un razzo del genere permetterebbe di raggiungere i pianeti più esterni del sistema solare (da Giove in poi) in pochi mesi.
Con uranio arricchito alla 90% si potrebbe raggiungere Alfa Centauri
E per raggiungere le altre stelle? In questo caso ci vorrebbe uranio non arricchito al 20% ma uranio arricchito al 90%. Con una navicella da 330 tonnellate, spiega medium.com, con un carico di carburante di 3000 t e con l’uranio arricchito 90%, si potrebbe raggiungere il 3% della velocità della luce. Una velocità che permetterebbe di raggiungere il sistema solare più vicino, quello di Alfa Centauri, in circa 120 anni, dunque in 2-3 generazioni.