Molto spesso quando si parla di impossibilità di tornare indietro nel tempo si fa l’esempio di una tazza che può cadere per terra e distruggersi in centinaia di cocci: difficilmente la tazza potrà ritornare in mano spontaneamente senza riportare alcun danno perché ciò andrebbe contro la proprietà fondamentale dell’entropia che sembra reggere l’intero universo.
Tuttavia secondo un gruppo di ricercatori, tre astronomi per la precisione, non c’è bisogno di un così alto numero di particelle (i cocci) per mostrare l’impossibilità di tornare indietro nel tempo; hanno mostrato che bastano solo tre corpi o tre particelle per spezzare la simmetria temporale. I tre astronomi hanno o eseguito modelli al computer di tre buchi neri che ruotano uno intorno all’altro influenzandosi a vicenda a livello gravitazionale.
I ricercatori hanno eseguito in particolare due simulazioni: in una i buchi neri si influenzavano a vicenda incrociandosi in orbite complicate e poi alla fine uno dei buchi neri abbandonava gli altri due. La seconda simulazione inizia dove finiva la prima e tentava di riportare il buco nero sfuggito alla situazione iniziale, sostanzialmente tornando indietro nel tempo.
I ricercatori scoprivano che il tempo non poteva essere invertito nel 5% dei calcoli, anche se il computer utilizzano più di 100 cifre significative. L’ultimo 5% non era da riferirsi ad una questione di computer migliori o di metodi di calcolo più intelligenti, come pensato in precedenza.
Secondo i ricercatori l’irreversibilità è da spiegare con il concetto di lunghezza di Planck, un concetto che si applica ai fenomeni a livello atomico e inferiori.
Tjarda Boekholt, astronomo olandese e uno degli autori dello studio, spiega: “Il movimento dei tre buchi neri può essere così enormemente caotico che qualcosa di così piccolo come la lunghezza di Planck influenzerà i movimenti. I disturbi delle dimensioni della lunghezza di Planck hanno un effetto esponenziale e interrompono la simmetria temporale”.
L’altro autore dello studio, Portegies Zwart, aggiunge: “Quindi non essere in grado di tornare indietro nel tempo non è più solo un argomento statistico. È già nascosto nelle leggi di base della natura. Né un singolo sistema di tre oggetti in movimento, grandi o piccoli, pianeti o buchi neri, può sfuggire alla direzione del tempo”.