
Qualche giorno fa vi abbiamo accennato degli anomali incendi, molto estesi, che si stanno sviluppando in Siberia, soprattutto in zone dove gli incendi stessi non sono poi così frequenti.
Ora una nuova immagine satellitare, scattata grazie al telescopio Copernicus Sentinel e processata dalla Agenzia Spaziale Europea, mostra quanto il fumo che stanno provocando si sia esteso su larghissime zone.
Gli incendi che si sono verificati negli ultimi giorni in Siberia sono centinaia e si stima che siano quasi tre i milioni di ettari di terra colpiti, secondo un dato fornito dall’agenzia forestale federale della Russia.
Quello che colpisce nell’immagine è però la vastità dei pennacchi di fumo, fumo che è composto da particelle che provocano un sostanziale inquinamento atmosferico delle regioni colpite. Tra queste ultime ci sono quelle di Kemerovo, Tomsk, Novosibirsk e Altai.
I fumi degli incendi lasciano infatti inquinanti nocivi e gas tossici nell’atmosfera. Tra l’altro la Siberia non è l’unica zona nordica che sta soffrendo, inusualmente, di questo fenomeno naturale: anche diverse zone dell’Artico e diverse aree settentrionale del Nordamerica sono state colpite da vasti incendi tanto che sarebbero circa 50 i milioni di tonnellate di anidride carbonica emessa nell’aria nel solo mese di giugno.
Uno quantitativo di anidride carbonica equiparabile a quello emesso dall’intera Svezia nel corso di un anno.