
Un team internazionale di ricercatori (Moscow Institute of Physics and Technology, Forschungszentrum Jülich e Institut de Biologie Structurale) ha individuato una proteina che potrebbe essere un giorno utilizzata, nel contesto della optogenetica, per controllare le cellule muscolari e neuronali. La ricerca è stata pubblicata su Science Advances.
L’optogenetica rappresenta un nuovo campo di ricerca in cui si studiano le modalità per controllare la luce onde avere il controllo su determinati neuroni o cellule muscolari nel tessuto vivente. Si tratta di una tecnica che ha avuto e che senza dubbio potrà avere in futuro un largo utilizzo nel campo delle scienze neurobiologiche.
Il suddetto gruppo di ricercatori ha individuato la NsXeR, una proteina sensibile alla luce della classe delle xenorhodopsin. Questa proteina, una volta esposta alla luce, riesce ad attirare i singoli neuroni facendo sì che questi ultimi inviino segnali, preimpostati in un certo modo, al sistema nervoso. Inoltre queste proteine possono assumere anche il controllo delle cellule muscolari.
Secondo Vitaly Shevchenko, autore principale dello studio e membro del laboratorio MIPT, “Finora abbiamo tutti i dati necessari su come funziona la proteina, che diventerà la base della nostra ulteriore ricerca volta a ottimizzare e adattare i parametri proteici alle esigenze dell’optogenetica”.
Fonti e approfondimenti
- New proton ‘starter’ for optogenetics — Moscow Institute of Physics and Technology (IA)
- Inward H+ pump xenorhodopsin: Mechanism and alternative optogenetic approach | Science Advances (IA)
- DOI: doi.org/10.1126/sciadv.1603187
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