
Un gruppo di ricerca dell’Academia Sinica Institute of Astronomy and Astrophysics (ASIAA) ha analizzato in maniera più precisa e con un grado di risoluzione maggiore, grazie all’Atacama Large Millimeter / submillimeter Array (ALMA), quello che può essere definito come il più giovane disco di accrescimento stellare mai individuato.
Si tratta di una scoperta importante in quanto spinge il tempo di formazione del disco, che contiene tutto il materiale che andrà poi a formare una nuova stella (in alcuni casi anche i pianeti), ancora più indietro.
Chin-Fei Lee dell’ASIAA, l’astronomo che ha guidato il gruppo, spiega spiega anche che, rispetto ai dischi di accrescimento stellare individuati precedentemente, in questo il raggio del disco crescere linearmente con la massa proto stellare, una cosa che supporta lo scenario “inizio precoce, crescita lenta” rispetto allo scenario “inizio lento, crescita veloce”, precedentemente teorizzato.
Il sistema proto stellare, denominato HH 211, è stato individuato nella costellazione di Perseo ed è distante circa 770 anni luce. La protostella centrale, una stella che ancora non si è formata del tutto, è giovanissima e vanta un’età di soli circa 10.000 anni (2 milionesimi dell’età del nostro Sole). Anche la massa è molto bassa: circa 0,05 volte la massa del nostro sole. Il disco ha una grandezza di circa 15 unità astronomiche.
Dati che, tra l’altro, fanno comprendere la grande risoluzione di ALMA che può individuare quelli che sono solo dischi polverosi malamente illuminati da una stella ancora in fasce a centinaia di anni luce di distanza.