
È stato firmato l’accordo tra i membri dell’organizzazione marittima internazionale dell’Onu affinché possano venire dimezzate le emissioni di biossido di carbonio. Queste ultime, infatti, sono prodotte dalle navi che circolano per i mari di tutto il mondo e questo accordo, secondo i sostenitori, “costringerà” in un certo modo i principali armatori mondiali a ridisegnare le proprie flotte.
Come specifica la stessa UN International Maritime Organisation (IMO), “La strategia iniziale prevede per la prima volta una riduzione delle emissioni totali di gas serra (GHG) di almeno il 50% entro il 2050 rispetto al 2008”.
Le uniche obiezioni erano state portate avanti dall’Arabia Saudita dagli Stati Uniti mentre l’accordo è stato cercato soprattutto da paesi, come ad esempio le Isole Marshall, che stanno soffrendo tantissimo l’aumento del livello del mare.
Secondo il segretario generale della Camera internazionale per la navigazione, Peter Hinchliffe, “Questo è un accordo rivoluzionario – un accordo di Parigi per la navigazione – che stabilisce un livello molto alto di ambizione per la futura riduzione delle emissioni di anidride carbonica”.
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