Una malattia provocata da un’infezione di origine fungina sta devastando le colture di banane secondo uno studio prodotto dall’Università di Exeter. Il propagarsi di questa malattia, denominata Sigatoka nera, sarebbe dovuto anche ai cambiamenti climatici.
Si tratta di un’infezione emersa per la prima volta in Asia nel secolo scorso (fu segnalata per la prima volta nel 1972 in Honduras) ma che negli ultimi decenni ha invaso le principali aree di coltivazione mondiali di banane, ossia America Latina e Caraibi. Ora l’infezione si sta spostando più a nord fino a raggiungere la Florida e da qui si crede possa diffondersi anche in tutto il Nordamerica.
Il rischio di contrarre questa malattia da parte delle piante sarebbe aumentato di oltre il 44% negli ultimi anni a causa dei nuovi picchi di umidità e delle condizioni termiche particolari dovute, secondo i ricercatori, al riscaldamento globale.
La malattia del Sigatoka nero è causata dal fungo Pseudocercospora fijiensis, un fungo molto sensibile alle condizioni climatiche, come afferma il ricercatore dell’Università di Exeter, Daniel Bebber, che evidentemente sa ben sfruttare gli alti livelli di umidità per moltiplicarsi e diffondersi sempre di più.
Lo studio, pubblicato su Philosophical Transactions of the Royal Society B, ha analizzato vari dati sull’infezione confrontandoli con altri dati relativi alla situazione climatica degli ultimi sessant’anni. I ricercatori hanno certificato che la diffusione avviene tramite spore aeree che si depositano sulle foglie di banano causando lesioni e, quando le stesse tossine poi sono esposte alla luce, la morte cellulare della pianta.