
Si tratta di un “innalzamento senza precedenti” molto preoccupante del livello dell’oceano Indiano centrale quello identificato dallo scienziato Paul Kench della della Simon Fraser University.
Il ricercatore, che ha pubblicato uno studio su Nature Geoscience, rivela, in un comunicato stampa apparso sul sito della stessa università canadese, che il livelli del mare nell’oceano Indiano centrale sono aumentati di circa un metro nel corso degli ultimi due secoli.
Il ricercatore è giunto a questa conclusione sconcertante analizzando alcuni tipi di coralli fossili i quali possono essere considerati come “registratori del passato livello del mare”, come riferisce il ricercatore stesso.
Misurando in particolare l’età e la profondità a cui si trovano questi fossili, è possibile infatti identificare i vari periodi in cui il livello del mare può essere stato più basso oppure più alto e questo per centinaia di anni.
In particolare il ricercatore ha scoperto che il livello del mare in quest’area è stato molto più basso in passato rispetto a quanto mai calcolato.
Il ricercatore ha identificato in particolare due periodi durante i quali il livello del mare al largo delle Maldive è stato tra i più bassi, ossia tra il 234 e il 605 d. C. e il 1481 e il 1807.
Secondo il ricercatore, queste riduzione del livello del mare sono da ricondurre a riduzioni della temperatura della stessa superficie marina associate alla tarda era glaciale dell’antichità e alla piccola era glaciale.
Inoltre i dati che ha acquisito confermano, come riferisce l’abstract dello studio, anche l’accelerazione dell’innalzamento del livello del mare negli ultimi due secoli con velocità che non hanno precedenti.
Naturalmente una notizia del genere è fonte di preoccupazione non solo per gli ecoambienti marini, in particolare per le barriere coralline, ma anche per tutte le città e in generale le comunità costiere dell’area, non poche considerando, per esempio, regioni quali quelle dell’India meridionale, dello Sri Lanka e della costa africana.