Il più grande rischio per la salute umana sta nell’inquinamento atmosferico secondo un nuovo studio di un team di esperti riportato dalla AFP. In un contesto nel quale tutti i governi mondiali, o quasi, stanno tentando di arrivare ad un vaccino o ad una cura per il virus SARS-CoV-2 che ha causato la pandemia di COVID-19, l’ inquinamento atmosferico continua a causare, più o meno indirettamente, la morte di tantissime centinaia di migliaia se non di milioni di persone e continua a rendere le nostre vite più brevi .
I ricercatori hanno preso in considerazione soprattutto l’inquinamento atmosferico provocato dal cosiddetto particolato , quella polvere fine che si forma nell’aria a causa della combustione dei combustibili fossili . Hanno scoperto che il livello di inquinamento atmosferico, nonostante i progressi indubbi fatti dalla Cina negli ultimi anni, sono rimasti stabili nel corso degli ultimi 20 anni.
In alcuni paesi, come Bangladesh e India , la situazione è così allarmante che lo stesso inquinamento atmosferico è causa di riduzione della durata media della vita di quasi 10 anni , in particolari nelle aree più sottoposte al fenomeno.
I ricercatori hanno inoltre calcolato che l’89% dei 650 milioni di persone che abitano nell’area del sud-est asiatico vivono in regioni in cui l’ inquinamento dell’aria supera ampiamente le linee guida raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità . La situazione peggiore vige nel Bangladesh e nell’area settentrionale dell’India, regioni in cui le persone vivono in media otto anni di meno a causa di un inquinamento atmosferico oramai fuori controllo .
Si tratta, in sostanza, di un rischio per la salute molto più grave ed allarmante della stessa COVID-19 perlaquale in mezzo mondo si è fermato e centinaia di milioni di persone si sono chiuse in casa.