Qualcuno lo ha già definito “marsquake” (traducibile con “martemoto”): si tratta del primo terremoto mai registrato verificatosi su Marte. Il sismometro del lander InSight della NASA ha infatti registrato un breve suono il 6 aprile, 128 giorni marziani dopo l’atterraggio sul suolo del pianeta rosso.
Il debole segnale è stato infatti rilevato dallo strumento denominato Seismic Experiment for Interior Structure (SEIS) e i ricercatori sono sicuri sia stato causato da movimenti all’interno del pianeta e non da forze al di sopra della superficie, come ad esempio il vento.
“Fino ad ora abbiamo raccolto il rumore di fondo, ma questo primo evento apre ufficialmente un nuovo campo: la sismologia marziana!”, dichiara Bruce Banerdt del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, impegnato nel progetto InSight.
Il principale obiettivo del lander InSight è quello di capire la struttura dell’interno marziano, anche registrando scosse sismiche. Tuttavia questa scossa era troppo debole e non ha fornito dati soddisfacenti in tal senso.
Su Marte è stato registrato perché la quiete della superficie marziana permette al sismometro di avvertire anche i più piccoli rumori di fondo, diversamente dalla Terra dove un segnale del genere si sarebbe letteralmente perso tra le dozzine di piccoli crepitii che si verificano ogni secondo per motivi di svariata natura.
Si tratta del terzo corpo astronomico sul quale si è rilevata una scossa sismica: dopo la Terra, il secondo fu la Luna grazie ai sismometri installati sulla superficie del nostro satellite naturale dagli astronauti delle missioni Apollo della NASA.
Oltre al segnale registrato il 6 aprile, altri tre segnali ancora più deboli sono stati registrati il 14 marzo, il 10 aprile e l’11 aprile, rilevati dai sensori più sensibili del SEIS. Tuttavia questi tre segnali sono ancora oggetto di studio e i ricercatori non sono sicuri che siano relativi anch’essi a scosse sismiche.