Insufficienza ovarica precoce, contraccettivi orali preservano densità ossea secondo studio

L’uso di contraccettivi orali risulterebbe benefico per le donne con insufficienza ovarica precoce nel preservare la densità minerale ossea secondo un nuovo studio apparso sulla rivista Menopause.
L’insufficienza ovarica precoce rendere le donne più vulnerabili alla perdita di densità minerale ossea e ciò è dovuto alla maggiore carenza di estrogeni.

La patologia si verifica quando le ovaie di una donna smettono di eseguire le loro funzioni prima dell’età di quarant’anni. Di solito questa patologia porta ad una forte carenza di estrogeni ben prima dell’arrivo naturale della menopausa e a vari altri problemi tra cui vampate di calore, disfunzioni sessuali, aumentato rischio di malattie cardiovascolari e di demenza e disturbi dell’umore.
Nei casi più gravi viene trattata con terapia ormonale che fornisce gli estrogeni di cui corpo ha bisogno e che diminuisce gli effetti della stessa patologia.

Secondo il nuovo studio, usare contraccettivi orali combinati in maniera continua si rivelerebbe “particolarmente efficace nel ridurre la perdita di massa ossea” in casi del genere.
Nel corso delle loro analisi, i ricercatori scoprivano che gli effetti sulle ossa dell’utilizzo di contraccettivi orali combinati erano paragonabili a quelli della terapia ormonale ad alte dosi e superiori a quelli della terapia ormonale a basse dosi.

“I risultati di questo studio supportano l’uso di contraccettivi orali combinati presi in modo continuo senza un intervallo pill-free come opzione per il trattamento delle donne con POI (insufficienza ovarica precoce, n.d.r.), un regime che può essere particolarmente invitante per le donne che desiderano evitare la possibilità di gravidanza”, spiega Stephanie Faubion, ricercatrice della North American Menopause Society (NAMS) ed una delle autrici dello studio.

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