Insulina utile anche per infiammazioni dell’intestino e per colite ulcerosa

L’infiammazione cronica dell’intestino potrebbe essere trattata con l’insulina, una sostanza di solito utilizzata dai diabetici, secondo uno studio condotto in collaborazione tra l’università di Copenaghen e l’Università di Roskilde.
I ricercatori hanno infatti somministrato insulina ai topi e hanno scoperto che può avere un grande potenziale contro l’infiammazione cronica dell’intestino così come con la colite ulcerosa, in prospettiva anche per gli esseri umani.

Lo studio, pubblicato sul Journal of Crohn’s and Colitis, si è avvalso di vari test sui topi affetti da colite cronica. Molto spesso le cause di questi disturbi dell’intestino sono sconosciute. Gli stessi disturbi possono portare a patologie quali la diarrea sanguinolenta, l’anemia, perdita di peso e il mal di stomaco.

Jørgen Olsen, professore presso il Dipartimento di Medicina cellulare e molecolare dell’Università di Copenaghen ed uno degli autori dello studio, dichiara: “I trattamenti esistenti attaccano il sistema immunitario dell’intestino, inumidendolo; invece il nostro metodo rafforza la difesa delle cellule intestinali. Sembra funzionare altrettanto bene e probabilmente può essere usato in combinazione con trattamenti già esistenti”.

Il funzionamento dell’insulina in questi casi è dovuto ad uno specifico gene che viene attivato, proprio dall’insulina, e che si trova all’interno delle cellule dell’intestino. Con il suo effetto antiossidante, l’insulina riesce a proteggere le stesse cellule Dalle infiammazioni.

Fonti e approfondimenti

Condividi questo articolo

C’è un errore?

Hai trovato un errore in questa pagina? Segnalacelo!

Disclaimer notizie

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore non è responsabile di altri siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Notizie scientifiche.it usa i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione (Leggi di più)


Dati articolo