Intelligenza artificiale permette ricerca di situazioni e persone in riprese di sorveglianza

Credito: JacoTheWacko, Pixabay, ID: 6076298

L’intelligenza artificiale per potenziare i sistemi di sorveglianza con videocamere: è questo l’argomento di un articolo apparso su The Verge. L’articolo riguarda essenzialmente i software utilizzati dalla IC Realtime, in particolare un’applicazione, denominata Ella e già classificata come come Google per CCTV, che riesce non solo a riconoscere i vari pattern relativi alle immagini riprese da una videocamera di sorveglianza ma permette anche di eseguire ricerche riguardo a ciò che appare sullo schermo con un linguaggio naturale, proprio come se stesse cercando con Google.

Il software è in grado di gestire decine di telecamere contemporaneamente e permette di cercare modelli di pattern; per fare un esempio, è possibile cercare “uomo che indossa vestiti rossi”, “furgoni UPS”, “auto della polizia”, e i risultati rimandano al momento del filmato in cui l’oggetto della richiesta è apparso. Tutto è gestito da un’intelligenza artificiale.
Si tratta di un potenziale davvero enorme che riguarda una combinazione tra l’intelligenza artificiale e le videocamere a circuito chiuso che semplificherà di moltissimo la ricerca non solo di veicoli o situazioni ma anche di persone, qualcosa che rimanda ad un futuro per certi versi distopico non ben visto da tutti i fautori della privacy.

Secondo gli autori del software, il sistema può funzionare anche con migliaia di telecamere ed è, almeno per il momento, indirizzato alle grandi aziende che dispongono di un sistema di telecamere a circuito chiuso composto da decine se non centinaia di unità.
Tuttavia gli stessi sviluppatori sono sicuri che il software essere utilizzato anche da utenti singoli, per il sistema di sorveglianza di casa: l’applicazione, infatti, rispetto a tutte le altre applicazioni per la videosorveglianza, permette di capire se un allarme scatta per l’irruzione del ladro o per quella di un gatto, tanto per fare un esempio.

Il futuro in cui è possibile riconoscere, in migliaia di riprese cittadine, anche super affollate e piene di situazioni e contesti molto diversi tra loro, persone o sospetti nel giro di pochi secondi seduti davanti ad uno schermo, risulta dunque davvero molto vicino.

Fonti e approfondimenti

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