
Uno studio pubblicato sul Quarterly Journal of Economics, [1] suggerisce che la sostituzione di alcune funzioni giudiziarie con algoritmi potrebbe ridurre i pregiudizi e migliorare i risultati per gli imputati.
Pregiudizi sistemici nelle decisioni giudiziarie
I giudici prendono decisioni cruciali sulla cauzione e sulla condanna in base alle loro previsioni sul comportamento futuro dell’imputato. Lo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Oxford ha sviluppato un test statistico per valutare se queste decisioni sono sistematicamente distorte.
Analisi delle decisioni preliminari
Utilizzando i dati di oltre 1,4 milioni di casi nel sistema preliminare della città di New York, la ricerca ha rilevato che molti giudici commettono errori di previsione coerenti. Questi errori sono influenzati dalle caratteristiche dell’imputato come razza, età e comportamento precedente.
Impatto delle regole decisionali algoritmiche
Lo studio ha testato gli effetti della sostituzione dei giudici con regole decisionali algoritmiche. Si stima che una tale sostituzione potrebbe portare a un miglioramento fino al 20% nei risultati dei processi, misurato attraverso una riduzione dei tassi di mancata comparizione e di detenzione preventiva.
Implicazioni dei risultati
La ricerca ha dimostrato che almeno il 32% dei giudici ha preso decisioni incoerenti con l’effettiva capacità degli imputati di pagare la cauzione e con il rischio di non presentarsi al processo. Ha inoltre rivelato che i pregiudizi basati sulla razza e sull’età hanno influenzato significativamente le previsioni giudiziarie.
Bilanciare il processo decisionale umano e algoritmico
Sebbene lo studio riconosca la complessità e, sostanzialmente, l’impossibilità della sostituzione completa dei giudici con algoritmi, suggerisce che combinare il giudizio umano con gli strumenti algoritmici tipici dell’intelligenza artificiale potrebbe migliorare l’accuratezza e l’equità del processo decisionale nel sistema giudiziario. Si tratta di risultati interessanti che aprono a nuove prospettive per quanto riguarda il futuro del sistema giuridico in generale.