L’intelligenza artificiale, soprattutto quella basata sul machine learning, sta sempre più entrando a far parte del campo dei metodi utilizzati in varie discipline per giungere al risultato finale in maniera più veloce e in generale più efficiente. Il discorso vale anche per la medicina, soprattutto in chiave preventiva.
Testimonianza è un ulteriore studio pubblicato su American Academy of Ophthalmology in cui i ricercatori dichiarano di aver utilizzato i metodi di apprendimento automatico, tipici dell’intelligenza artificiale e del campo dell’informatica, per creare un algoritmo automatizzato onde rilevare la retinopatia diabetica. Quest’ultima è una condizione che danneggia i vasi sanguigni sul retro dell’occhio, causando potenzialmente la cecità.
Secondo Theodore Leng, l’autore principale dello studio, la ricerca ha dimostrato “che un algoritmo di classificazione basato sull’intelligenza artificiale può essere utilizzato per identificare, con alta affidabilità, quali pazienti devono essere indirizzati ad un oculista per ulteriori valutazioni e trattamenti”.
Sempre secondo Leng, qualora fosse implementato in maniera corretta su base mondiale, l’algoritmo, che può essere eseguito su un semplice personal computer una volta installato il relativo software, potrebbe concretamente ridurre il carico di lavoro dei medici e aumentare, in generale, l’efficienza in quei posti in cui le risorse sanitarie risultano limitate, in particolare per quanto riguarda il campo dell’oftalmologia.
Fonti e approfondimenti
- Artificial Intelligence Shows Potential to Fight Blindness (IA)
- Automated Identification of Diabetic Retinopathy Using Deep Learning – Ophthalmology (Rishab Gargeya, Theodore Leng) (IA)