Secondo una dichiarazione rilasciata al TED 2017 di Tom Gruber, uno dei creatori di Siri, il noto sistema di riconoscimento vocale che si può trovare sui dispositivi della Apple, l’intelligenza artificiale potrà aiutare un giorno a digitalizzare letteralmente le nostre memorie, ossia a caricarle su un server on line onde poterci accedere tramite un’interfaccia celebrare in ogni momento.
Il vantaggio di un sistema del genere, che ad oggi resta comunque fantascientifico, è palese: non ci si potrà mai più dimenticare delle cose importanti, di un avvenimento ma anche del volto di una persona, il cui riconoscimento potrebbe risultare praticamente immediato anche a distanza di decenni, il tempo di un controllino veloce su Internet.
Gruber si è chiesto cosa potrebbe succedere se si potesse disporre di una memoria riguardante l’intero corso della vita di una persona e che ha le stesse capacità di quelle dei computer.
Ci si potrebbe ricordare di ogni singolo incontro avvenuto anche nei decenni passati e si potrebbe rielaborare, analizzandoli parola per parola, tutti i discorsi che si sono avuti con chiunque.
Si tratta di un catalogo digitale che potrebbe migliorare enormemente la memoria delle persone, in particolare di coloro che soffrono particolarmente per quanto riguarda questa particolare capacità del cervello.
Se ci si riflette ciò avviene in parte già oggi con gli smartphone, perennemente collegati a Internet: quante volte si effettua una ricerca su una persona che si è appena incontrata semplicemente digitando il suo nome e cercandolo con Google oppure direttamente su Facebook?