
Una sofisticata interfaccia cervello-computer è stata ideata dalla DARPA, l’Istituto militare statunitense per la ricerca. Questa interfaccia permetterebbe ad una persona di controllare sostanzialmente qualsiasi cosa; l’interfaccia è però stata pensata soprattutto per controllare velivoli e, ancora più nello specifico, sciami di droni. Il tutto utilizzando sostanzialmente i pensieri grazie ad un chip cerebrale.
Già nel 2015 era stato dimostrato il principio base riguardo al pilotare un velivolo utilizzando un microchip impiantato a livello chirurgico nel cervello. Tuttavia questa ricerca è proseguita ed ha portato ad una nuova interfaccia che permette non solo di inviare segnali, e dunque comandi, al velivolo ma anche di ricevere segnali da quest’ultimo.
In questo modo il cervello, e sostanzialmente il “pilota”, può anche percepire l’ambiente circostante al velivolo e adeguarsi dunque alle condizioni di volo.
Gli sviluppatori dell’università della Florida, sotto l’egida della DARPA, hanno poi ulteriormente modificato il sistema rendendolo utile per controllare sciami di velivoli: l’utente può modificare i propri segnali cerebrali e il sistema, decodificandoli, fa eseguire comportamenti specifici all’intero gruppo di velivoli.
Secondo Justin Sanchez, a capo dell’ufficio di tecnologia biologica della DARPA, “Ad oggi, i segnali dal cervello possono essere utilizzati per comandare e controllare non solo un aereo ma tre tipi simultanei di aeromobili”.
Gli esperimenti stanno avvenendo, naturalmente in piena segretezza, già da diversi mesi ed è probabile che ulteriori progressi siano stati fatti, progressi di cui non possiamo venire a conoscenza.
Fonti e approfondimenti
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