
Nel tentativo di combattere l’H7N9, uno dei virus dell’influenza più pericolosi trasmessi dagli uccelli all’uomo, un gruppo di scienziati dell’Università Vanderbilt ha ottenuto un buon successo in termini di anticorpi che possono bloccare l’influenza aviaria.
I ricercatori, che hanno pubblicato il proprio studio su Cell Host & Microbe, dichiarano infatti di aver scoperto un gruppo di anticorpi monoclonali umani che possono proteggere i topi dall’influenza aviaria. Questi anticorpi sono stati isolati da due sopravvissuti ad infezioni da H7N9 e sono stati poi coltivati in laboratorio.
La scoperta principale relativa a questo studio, come dichiara James Crowe, uno degli autori, sta nel fatto che gli anticorpi prodotti dall’uomo sono già sufficienti per proteggersi e finanche per curare l’influenza da H7N9.
Si profila dunque l’idea di un vaccino per questo ceppo dell’influenza aviaria che potrebbe contenere anticorpi umani.
Il virus H7N9 può infatti infettare l’uomo con un contatto con gli uccelli selvatici ma molto spesso le infezioni avvengono a causa di contatti con il pollame. Il primo caso noto si è verificato in Cina nel 2013 e già per la fine di quell’anno erano stati segnalati 144 casi di cui il 30% risultò poi mortale.
Si tratta di uno dei virus dell’influenza più letali mai individuati fino ad ora, come riporta il comunicato stampa dello studio.
Approfondimenti
- VUMC-led team isolates antibody that blocks bird flu | VUMC Reporter | Vanderbilt University (IA)
- Influenza H7N9 Virus Neuraminidase-Specific Human Monoclonal Antibodies Inhibit Viral Egress and Protect from Lethal Influenza Infection in Mice: Cell Host & Microbe (IA) (DOI: 10.1016/j.chom.2019.10.003)