
Un’isola “artificiale” formata da salviettine umidificate ha bloccato parte del corso del Tamigi secondo quanto riporta Fleur Anderson, un parlamentare laburista inglese, in un nuovo articolo sul Times. L'”isolotto”, fatto di fango e rifiuti vari non biodegradabili, soprattutto tantissime salviettine umidificate usate, si è formato nei pressi dell’Hammersmith Bridge, a ovest di Londra. Le dimensioni superano quelle di due campi da tennis affiancati.
Anderson spiega di esserci stato sopra e di aver notato che è profonda circa un metro anche se non è l’unico esempio di “isolotto” formatisi da rifiuti non biodegradabili nel corso del fiume. Lo stesso Anderson ha proposto di vietare le salviettine umidificate non biodegradabili, in particolare quelle contenenti plastica, una proposta che potrebbe diventare legge solo con un forte sostegno governativo.
Secondo quanto riporta un’associazione ambientale, Thames21, gli accumuli di rifiuti lungo le sponde del fiume in questo punto sono cresciuti di 1,4 metri in altezza in soli cinque anni. I volontari dell’associazione in soli tre giorni, e in un solo sito lungo il corso del fiume, hanno raccolto più di 27.000 salviette.
Secondo un portavoce della Anglian Water, compagnia idrica inglese, le persone dovrebbero gettare nel WC oppure nei lavandini dei bagni solo “le tre P”, ossia “pee, poo and paper”. Inoltre i WC e i lavandini vengono usati per smaltire liquidi diversi dall’acqua, liquidi che a volte possono causare nuovi problemi o esacerbarne di esistenti. Tra questi liquidi ci sono oli ed altri a base di grassi. Questi liquidi possono solidificarsi nei tubi e rimanere intrappolati insieme agli altri rifiuti.