Il telescopio spaziale James Webb potrebbe aver individuato la galassia più antica mai osservata dall’uomo secondo quanto riportano i primi dati preliminari per ora pubblicati in uno studio presentato solo su arXiv (dunque non revisionato ancora tra pari).[1] Nello studio, in realtà, si presentano due galassie candidate, GLASS-z13 e GLASS-z11, che risultano, peraltro, straordinariamente luminose. Lo studio è stato condotto da un astrofisico dell’Università di Harvard, Rohan Naidu, e da diversi dei suoi colleghi.
I risultati straordinari
Gli stessi ricercatori riferiscono che i dati che hanno raccolto in via preliminare suggeriscono che in futuro il James Webb potrebbe guardare ancora più profondità di quanto stimato in precedenza, più di quanto si sarebbe potuto mai prevedere.
Galassia GLASS-z13 si trova ad una distanza di 13,5 miliardi di anni luce
La galassia più antica sarebbe GLASS-z13 che si trova ad una distanza di 13,5 miliardi di anni luce: quello che hanno visto i ricercatori è uno spettacolo distante solo 300 milioni di anni dal momento del Big Bang. Stiamo guardando ad un universo più che primordiale, praticamente “in fasce”.
GLASS-z13 batte record precedente di GN-Z11
Se questi dati venissero confermati, la galassia GLASS-z13 batterebbe il record di galassia più distante/antica mai individuata di almeno 100 milioni di anni. La galassia, denominata GN-Z11, fu scoperta dal telescopio spaziale Hubble nel 2016 e la sua distanza fu stimata in 13,4 miliardi di anni luce. Gli astronomi fino a poche ore fa conoscevano una sola galassia di questa epoca iperprimordiale, nonostante decenni e decenni di osservazioni, anche con telescopi spaziali come Hubble. Ora, dopo soli pochi giorni di osservazione, ne conoscono già tre, un risultato che da solo fa comprendere le potenzialità del telescopio Webb.
Teorie sulla formazione delle prime galassie da rielaborare?
Sempre se i dati venissero confermati, probabilmente si dovrebbero rielaborare le teorie riguardo a quando le prime galassie dell’universo si sono formate. Inoltre si crede, forse sarebbe meglio dire “si credeva” a questo punto, che le prime galassie, quelle dell’universo primordiale, fossero comunque piccole e deboli proprio perché si erano appena formate. GLASS-z13, invece, così come l’altra galassia individuata nello studio, è molto luminosa.
Hanno accumulato 1 miliardo di masse solari in 300-400 milioni di anni
I ricercatori stimano che entrambe le galassie abbiano accumulato già 1 miliardo di masse solari nel giro di meno di 300-400 milioni di anni dopo il Big Bang. Si tratta comunque di galassie piccole se confrontate alla via Lattea: la più grande, GLASS-z11, si estende solo per 2300 anni luce mentre la via Lattea ha un diametro di più di 100.000 anni luce.
Inoltre i ricercatori hanno scoperto che GLASS-z11, che è un po’ più vicina rispetto a GLASS-z13 visto che dista 13,4 miliardi di anni luce, sembra essere caratterizzata da un profilo della luce “chiaramente esteso”, come lo definiscono i ricercatori nello studio, un profilo coerente con quello di una galassia a disco.