
Il nuovo telescopio James Webb osserverà due pianeti rocciosi e acquisirà dettagli come mai è stato fatto prima secondo quanto riporta Space.com che si rifà ad un comunicato emesso sul sito ufficiale del telescopio.
L’ambizioso progetto prevede l’analisi spettroscopica della luce di due pianeti, uno facente parte del sistema binario 55 Cancri, l’altro orbitante intorno alla stella nana rossa LHS 3844.
Osservazione diretta dei pianeti rocciosi
L’osservazione diretta dei pianeti rocciosi è molto più difficile rispetto a quella dei pianeti gassosi non solo perché questi ultimi sono (almeno di solito) sono molto più grandi ma anche perché si trovano solitamente più lontani dalla stella madre e quindi più facilmente individuabili perché meno esposti all’abbagliante luce della stella.
Gli scienziati già sanno che nessuno dei due mondi è abitabile ma l’osservazione risulterà un banco di prova importante per altre osservazioni simili che saranno effettuate in futuro e che potrebbero essere indirizzate proprio a pianeti abitabili.
Un’analisi spettroscopica
Quello che vogliono fare i ricercatori è un’analisi spettroscopica: acquisiranno la luce proveniente dai due pianeti su diverse lunghezze d’onda. Esaminando gli spettri i ricercatori potranno effettuare confronti con gli spettri di rocce conosciute e in questo modo potranno capire la sua composizione superficiale. Secondo Laura Kreidberg, ricercatrice dell’Istituto Max Planck per l’Astronomia che fa parte di uno dei team che effettueranno queste analisi, le osservazioni offriranno “fantastiche nuove prospettive sui pianeti simili alla Terra”. Queste osservazioni, tra l’altro, permetteranno di acquisire informazioni relative alla Terra “primordiale”.
55 Cancri e
Per il sistema 55 Cancri sono stati scoperti fino ad ora cinque pianeti extrasolari: 55 Cancri b, c, d, e ed f.
55 Cancri e, quello che sarà oggetto dell’osservazione con il James Webb, è un pianeta “supercaldo” ed è ricoperto di lava.
L’orbita di 55 Cancri e vede il pianeta essere distante in media di 2,4 milioni di chilometri dalla stella principale, più o meno il 4% della distanza che separa Mercurio dal Sole.
Pianeta con temperature superficiali altissime
Questo pianeta compie un’orbita completa in soli 18 ore. Proprio perché vicinissimo alla stella è caratterizzato da temperature superficiali altissime, tipiche di quelle di un altoforno. Si tratta di temperature che fanno fondere la maggior parte delle rocce conosciute. Inoltre questo pianeta dovrebbe essere gravitazionalmente vincolato alla stella: dovrebbe infatti mostrare sempre la stessa faccia verso l’astro, una cosa che rende l’eventuale abitabilità di questo pianeta ancora più problematica. Alcuni dati raccolti di recente hanno messo in dubbio quest’ultima informazione e le nuove osservazioni potrebbero aiutare a dirimere proprio questi dubbi.
LHS 3844 b
Anche l’altro pianeta, LHS 3844 b, è molto vicino alla sua stella: la sua orbita completa è di 11 ore. La stella però è più piccola ed emana meno calore rispetto a quella intorno alla quale ruota 55 Cancri e. Ne consegue che la sua superficie dovrebbe essere un po’ più fresca. Precedenti osservazioni, effettuate con il telescopio spaziale Spitzer, hanno suggerito che su questo pianeta non dovrebbe esserci comunque un’atmosfera, cosa che lo rende comunque inabitabile.
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