
I test per quanto riguarda l’uso del farmaco Kevzara per i casi gravi di COVID-19 fatti dalla Sanofi, azienda farmaceutica francese, sono stati interrotti dopo che i risultati “si sono rivelati inconcludenti”, come riporta la AFP.
I test sono arrivati fino alla fase clinica 3, secondo quanto dichiarano i responsabili della stessa Sanofi. Si tratta dell’ultima fase prima dell’approvazione ufficiale ma secondoi responsabili dell’azienda questa stessa fase “non ha soddisfatto i criteri di valutazione primaria o secondaria rispetto al placebo”.
Kevzara è il nome commerciale del sarilumab, un anticorpo umano monoclonale che agisce contro il recettore interleuchina-6. La Sanofi aveva sviluppato questo farmaco, commercialmente reso disponibile sotto il nome di Kevzara, per trattare l’artrite reumatoide ed aveva ricevuto l’approvazione dall’agenzia europea e della FDA statunitense nel 2017.
Può essere assunto da solo oppure in combinazione con altri farmaci antireumatici. A marzo gli scienziati cominciarono a studiarlo e ad analizzarlo in relazione ai suoi effetti sul virus SARS-CoV-2 in quanto si pensava che avrebbe potuto impedire l’attività dell’interleuchina-6 anche nei casi di infezione da COVID-19.